E’ in libreria la seconda edizione di “I racconti delle navi morte” di Vincenzo Meleca

I relitti delle navi hanno sempre affascinato schiere sempre maggiori di appassionati subacquei, e questo riguarda le migliaia e migliaia di relitti che giacciono in fondo ai mari e, perché no? ai laghi e persino ai grandi fiumi. Ma questi relitti non attraggono soltanto appassionati: attraggono anche ricercatori storici, che hanno fatto nascere una vera e propria disciplina scientifica, l’archeologia subacquea -di cui non si può non ricordare uno dei primi pionieri, Gianni Roghi e la sua scoperta del relitto di una nave romana a Spargi, nel 1958-; un intero settore divulgativo, con valanghe di articoli, libri e filmati che hanno reso famosi alcuni scienziati (si pensi a Robert Ballard, con le sue ricerche di relitti famosi come il Titanic, la Bismarck, il Lusitania e la Yorktown) e scrittori (come Clive Cussler e le avventure della sua N.U.M.A.). Ma i relitti di questo libro sono di navi che, secondo l’Autore che li ha incontrati nei suoi viaggi, “hanno una specie di anima e quindi sono, a modo loro, vive, come vive sono le loro anime rimaste “vicine” o “dentro” ai relitti…”. Un libro affascinante che racconta le storie di alcune navi attraverso i colloqui con i loro relitti.

 

 

Autore: Vincenzo Meleca

Genere: Oltremare – Narrativa

Formato: 170×240 mm

ISBN: 9791280831330  

29.2.2023 , 222 p., fresata

TraccePerLaMeta Edizioni

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