SELEZIONE DI RACCONTI PER OBSESSION

RACCONTI A TEMA “PARANOIE, DELIRI E TRADIMENTI”

Prosegue quest’anno l’iniziativa editoriale della raccolta di racconti dedicate allo scandaglio della psiche contorta o messa sotto scacco da eventi scoraggianti. Il sottotitolo tematico proposto quest’anno sarà “Paranoie, deliri e tradimenti”.
Il volume sarà dedicato principalmente a scritti nei quali la componente intimistica e psicologica – biografica o inventata- ricopra un interesse particolare ai fini del racconto.
Il volume sarà composto da una determinato numero di racconti che risulteranno selezionati e verrà pubblicato nel corso del 2014 da TraccePerLaMeta Edizioni.

La partecipazione alla selezione di racconti è totalmente gratuita. Agli autori che saranno selezionati e inseriti in antologia è richiesto l’acquisto di minimo di due copie dell’antologia per un totale di 25 €, spese di spedizioni comprese.

Saranno accettati solamente testi nella forma del racconto e questi dovranno avere una lunghezza non superiore ai 50.000 caratteri (spazi inclusi).

Ogni autore può presentare un solo racconto.

Il testo presentato potrà essere inedito o edito, ma nel caso sia già stato pubblicato in cartaceo, bisognerà indicare con nota a piè di pagina i riferimenti della pubblicazione.

I materiali devono essere inviati rigorosamente in formato Word, con il sistema di pagine numerate e dovranno essere dotati di un titolo.

Invii di materiali con altri formati diversi da Word non saranno presi in considerazione. Si richiede di non inserire nel file immagini né di adottare caratteri colorati, grassetto o corsivo e si consiglia di utilizzare il carattere Times New Roman, punti 12, interlinea 1,5 paragrafo giustificato.

Assieme al racconto è richiesto, quale elemento necessario per la validità della partecipazione, l’invio di un file Word contenente i dati personali -nome, cognome, indirizzo di residenza, recapiti telefonici e mail, l’attestazione che il racconto è di propria paternità e il riferimento bibliografico nel caso il racconto non sia inedito. 6. Assieme al racconto è richiesto, quale elemento necessario per la validità della partecipazione, l’invio di un file Word contenente i dati personali -nome, cognome, indirizzo di residenza, recapiti telefonici e mail, l’attestazione che il racconto è di propria paternità e il riferimento bibliografico nel caso il racconto non sia inedito. Assieme al racconto è richiesto, quale elemento necessario per la validità della partecipazione, l’invio di un file Word contenente i dati personali –nome, cognome, indirizzo di residenza, recapiti telefonici e mail, l’attestazione che il racconto è di propria paternità e il riferimento bibliografico nel caso il racconto non sia inedito.

L’invio dei materiali deve essere fatto esclusivamente per e-mail a questo indirizzo: lorenzo.spurio@alice.it riportando nell’oggetto “Obsession” entro e non oltre il 20 Dicembre 2013.

TraccePerLaMeta Edizioni comunicherà a tutti i partecipanti -selezionati o no- l’esito della selezione e le informazioni circa la pubblicazione/acquisto del volume.

Per quanto concerne la prima edizione del progetto e la relativa antologia Obsession – Racconti a tema “Manie, fobie e perversioni” (Limina Mentis, 2013), a questo link è disponibile la lista degli autori selezionati e pubblicati: http://blogletteratura.com/2013/03/01/obsession-gli-autori-selezionati/

Questo è il link, invece, per accedere direttamente alla pagina acquisto del libro. http://www.liminamentis.com/scheda-libro/spurio-lorenzo-aavv-a-cura-di/obsession-9788898496020-134324.html

Questo è il link all’evento creato su Fb: https://www.facebook.com/events/492177750860272

Con preghiera di diffusione e di pubblicizzazione dell’evento su blog/siti personali e riviste.

Schegge di vita è una breve, ma intensa antologia sul disagio psichico curata da Mirella Presa, educatrice del Centro Diurno Procaccini del Fatebenefratelli di Milano. In essa, per mezzo di poesie e di testi a carattere narrativo proposti quali “ricordi”, hanno voce cinque ragazzi che hanno sperimentato nel loro passato e che convivono con una forma di disagio: non si chiarisce quale, il testo, infatti, non ha nessuna pretesa di carattere scientifico né eziologico.

Il testo propone il flusso di emozioni che fanno i conti con il passato e con la riscoperta di un presente felice ed il collante è rappresentato dal fatto che i vari squarci lirici che nel libro vengono proposti si configurano come “schegge”, ossia come pezzi indistinti di un tutto, più complesso, che è la coscienza dell’uomo, troppo spesso messa sotto scacco dalla brutalità e inesorabilità di vicende.

Tutti possono scrivere sul disagio, anche coloro che non l’hanno mai sperimentato direttamente sulla propria pelle, immaginandolo o facendo proprie le preoccupazioni e le sensazioni di una persona che, invece, lo ha vissuto/lo sta vivendo.

Una cosa diversa è chi scrive del proprio disagio. In questo modo la scrittura si configura come fedele compagna, come supporto alla desolazione che spesso può invadere l’animo, come espressione di una ritrovata forza interiore che porta l’uomo, giovane o meno che sia, a vedersi come da fuori. Ed è in questi casi che la scrittura diventa una pozione miracolosa, lo è nel senso che guarisce non tanto il corpo, quindi il fisico, ma la componente emotiva, sensoriale, intimista della persona. La poesia si tramuta, dunque, come è osservato nella nota di introduzione, in strumento che ha un valida “valenza riabilitativa”, testata per l’appunto anche scientificamente.

Le parole stese sulla carta, dunque, sono come delle lacrime azzerate.

Le poesie sono delle dolci attestazioni di una vita felice e spensierata, vagliata, però, dall’amaro ricordo. Sono preghiere laiche di riscoperta della vita e del suo valore, perché come sottolinea l’educatrice Mirella Presa, “Fare poesia significa prima di tutto ripensare alle proprie emozioni, rielaborandole e traducendole nella parola scritta” (p. 15).

Nella raccolta, in particolare, ci sono dei versi a mio modo di vedere molto potenti e che hanno richiamato una più attenta lettura ed analisi, come quando Gabriel D’Angelo nella poesia “Sfida senza fine” eternizza sulla carta una semplice, ma non banale verità: “Tutti hanno paura di te,/ non perché sei cattiva/ ma perché nessuno ti conosce bene” (p. 21) sulla quale tanto si potrebbe argomentare. La paura, dunque, quale spauracchio che fa tremare le gambe all’uomo, non è dovuta da una forma d’essere, da un comportamento cattivo o spregiudicato, da un sistema di potere gerarchizzato né da un senso di subordinazione, ma è fonte del non detto, dell’ignoto, della mancanza di comprensione, della ignoranza.

I popoli hanno paura di altri popoli perché non conoscono le loro differenze. Lo stesso accade per le religioni. Nella nostra società non si ha più paura perché esistono prepotenti o perché qualcuno ha la facoltà di mostrarsi superiore o più forte (caratterialmente, intellettualmente, militarmente), ma si ha paura quando non si conosce l’altro o si finge di conoscerlo.

In “La colazione dei canottieri” di Massimo Formenti, l’io lirico gioca su una doppiezza di sensazioni che gli derivano probabilmente da un certo tipo d’instabilità: è in grado di cogliere la spensieratezza e la gioia in una bella giornata estiva che lo intima a godersi anche la compagnia degli altri (“In questa giornata estiva/ mi sento di vivere in sintonia fra la gente”, p. 32), ma c’è un qualcosa che blocca il ragazzo in questo intento, come un insidioso male oscuro che con i suoi tentacoli invisibili impedisce al ragazzo di vivere a pieno il momento poiché, osserva nel finale “non so come gustare pienamente/ il cibo invitante sulla tavola” (p. 32) che può metter in luce, forse, il problema del ragazzo nella risoluzione di un disturbo in particolare.

Luisa Romagnoni in “Primavera” conclude con due versi altamente toccanti e che indicano una certa riflessione sul mondo, avvicinata, forse anche a un pensiero di carattere religioso. Il Male presente nel mondo va osservato, analizzato e non perpetuato e coloro che sono i portatori del Male vanno denunciati, sconfessati e allontanati dalla comunità di diritto, però l’amore, l’ingrediente che giustifica il significato dell’uomo nel mondo, a nessuno deve essere mai risparmiato: “anche gli uomini cattivi/ nel mondo sono da amare” (p. 47).

 

Lorenzo Spurio
-scrittore, critico letterario-

Jesi, 1 Agosto 2013

 

Schegge di vita

di AA.VV.

Albatros, Roma, 2012

Pagine: 60

ISBN: 978-88-567-6111-5

Costo: 13,90€

“Emozioni” di Mariagrazia Bellafiore, recensione a cura di Lorenzo Spurio

 

[P]er non morire una volta,
ci si costringe a morire,
un pochino
tutti i giorni.
(p. 27)

Il nuovo libro di Mariagrazia Bellafiore, poetessa di origini siciliane residente a Como, edito da Libreria Editrice Urso, ha un titolo importante, Emozioni, e da subito ci immette in un saliscendi di squarci di storie vissute dove, appunto, è proprio il sentimento con le sue varie sfumature e derivazioni a fare da padrone.

L’autrice accosta la freschezza e la genuinità del suo verso ad alcuni disegni, in realtà sono dei bozzetti monocromatici, opera di Anna Spagnolo che ne arricchiscono le pagine.

Le liriche di Mariagrazia sono tendenzialmente brevi; i versi sono spesso molto corti tanto da contraddistinguersi con una sola parola e poi, subito, si prosegue il ritmo con la punteggiatura della virgola o quella più aperta e sospensiva dei puntini che in parte celano del contenuto, istituendo una ellissi, in parte danno modo al lettore di “riempire il buco” a suo modo, secondo le sue interpretazioni e volontà.

Il filo rosso della raccolta è sviscerato dal titolo, Emozioni, poiché Mariagrazia parla di momenti passati o presenti –si noti la grande malinconia nei confronti della terra d’origine, la Sicilia- ma di ciascuna rappresentazione non sono tanto i colori, i rumori o le sensazioni olfattive che la poetessa rievoca quali momenti focali nel recupero della memoria, ma proprio le emozioni. L’universo delle sensazioni emotive, le forme di empatia con gli altri e con il mondo, l’amicizia e la solarità della poetessa sono palesi in versi asciutti, ma chiarificatori, come nella lirica d’apertura dedicata appunto alla Trinacria nella sua stagione di rinascita, la primavera, che si chiude con una presa di coscienza netta, una riflessione decisa, un commento che non necessita antitesi: “Sensazioni ed emozioni/ che non dimenticano/ più” (p. 9). E si noti quel “più” che la poetessa posiziona sapientemente quale elemento monosillabico nel verso finale, proprio a sottolinearne con una inaudita forza espressiva, quasi iperbolica, il fatto che sensazioni come quelle, non possono essere cancellate dalla mente.

Notevoli gli scenari naturalistici e i vari riferimenti a specie della fauna come in “Gabbiano”, lirica che condensa il motivo del volo e, dunque, quello di osservare il mondo dall’alto senza per forza di cose dover partecipare ad esso, ma simboleggia anche la volontà di conoscenza e la ricerca continua. Il volo ritorna anche nell’accorato lamento che cela la voglia di partire, volare, fuggire per “andare lontano” (p. 37)

Il tema del viaggio, inteso come esperienza di crescita e percorso di conoscenza di sé e degli altri nel mondo, è alla base della poesia “Poeta, viandante di oggi” con la quale la poetessa è stata felicemente segnalata al 1° Concorso Letterario Internazionale Bilingue TraccePerLaMeta dove, appunto, il tema proposto era quello del camminante. Il poeta –ci dice la poetessa- è “come un viandante”, perché sempre in cammino, alla ricerca di se stesso e dei significati, ma anche e soprattutto perché il poeta è un curioso, un animo girovago che non può star con la penna in mano e scrivere restando seduto per ore. Il poeta viaggia e fa viaggiare con i suoi versi, dà espressione del suo percorso –lineare o accidentato che sia- nel mondo e guida il lettore che vuole seguirne l’insegnamento.

La Nostra mostra attenzione e confidenza anche nei confronti della realtà sociale come quando in “L’ultimo viaggio” freddamente riconosce una sacrosanta verità: “il mondo/ ti può cambiare” (p. 17). Tutti i giorni assistiamo in prima persona a quanto il mondo sia difficile e pericoloso da vivere, insidioso a volte, addirittura crudele e il percorso dell’uomo che desidera il benessere e la felicità è di certo ostacolato dalla gravosa situazione economica e quella ancor più grave della perdita dei valori che mettono l’uomo, quasi con forza, di fronte alle brutture del mondo alle quali non si può rimanere estranei. Ecco perché il mondo “ti può cambiare”: nel male, come nel bene. E’ la sperimentazione che il singolo fa sulla sua pelle a portarlo a un cambio di prospettiva, di convincimenti, di necessità.

La Sicilia ritorna spesso nelle liriche di Mariagrazia come la ricerca continua di una mamma che ci aspetta a braccia aperte e in alcuni versi, come quando scrive “La Sicilia/ non la si visita/ la si vive/ […] In essa/ si diventa un tutt’uno” (p. 21) sembra quasi di percepire il sentimento della “sicilitudine” di cui parlava Sciascia in riferimento a quella sensazione indefinibile con semplici parole della grandezza e al contempo mistero di essere siciliani.

Vorrei concludere la mia breve analisi con alcuni versi di Mariagrazia che sono specchio della sua personalità (l’ho incontrata solo una volta, ma l’impressione che ho avuto è stata quella di una persona che già conoscevo da tempo, con un sorriso autentico e una felicità incorrotta che si può notare anche nella sua foto presente nell’aletta destra del libro):

 

[A]ccendiamo la luce

sulle nostre emozioni

per condividerle.

 

Lorenzo Spurio
Scrittore, critico letterario

 

Jesi, 29 Luglio 2013

 

Emozioni
Di Mariagrazia Bellafiore
Con prefazione di Anna Maria Folchini Stabile
Con disegni di Anna Spagnolo
Libreria Ciccio Urso, Avola (SR), 2013
Pagine: 55
ISBN: 9788898381203
Costo: 9,50 €

 

E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE RECENSIONE IN FORMATO INTEGRALE O DI STRALCI SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTORE.

E’ uscito Vibrazioni Cromatiche

(TraccePerLaMeta Edizioni)

Questo libro non è solo un accurato percorso tra i trascorsi di un uomo che tanto ha donato al privato quanto al pubblico, ma anche un manifesto di un artista come pochi nel nostro secolo che ha donato la sua professionalità e voglia di rappresentarsi a tutti. Un restauratore è un grande artista che vive coscienziosamente tra Passato e Presente: riconosce la gloria artistico-culturale degli anni andati e sensibilizza di fronte al deterioramento del tempo che passa motivando il bisogno di “far rinascere” rispettando i canoni classici. Persone che hanno questa grande capacità di colloquiare tra sfere temporali diverse sono rarissime e ancor più lo sono quelle che lo fanno con amore, rispetto per la tradizione e con un chiaro intento solidaristico e sociale» scrive il critico letterario Lorenzo Spurio nella nota di prefazione di Vibrazioni cromatiche (TraccePerLaMeta Edizioni, 2013).

Il libro è un racconto accurato e rispettoso del passato di Valeriano Dalzini, decoratore milanese, fatto attraverso la trasposizione su carta di episodi centrali nella formazione dell’artista: la guerra, la nascita dell’amore per l’arte e poi per la montagna. La narrazione è fatta da Anna Maria Folchini Stabile, poetessa, scrittrice e amica dell’uomo e da Annamaria Stroppiana Dalzini, coniuge di Valeriano che, da grande raccontatrice di favole, ha voluto trasporre la vita del marito in chiave favolistica. Il libro può essere acquistato tramite lo shop online di TraccePerLaMeta Edizione, su ogni altra libreria online e su ordinazione in qualsiasi libreria del territorio italiano.

Valeriano Dalzini, pittore, affrescatore e restauratore d’arte, nato ad Asola (MN), vive a Rozzano (MI). Attivo in Milano e Lombardia nella seconda metà del Novecento ha restaurato molti edifici storici milanesi (tra cui Palazzo Borromeo, il Castello Sforzesco e il Famedio del Cimitero Monumentale). La sua è stata una vita dedicata all’arte e segnata dall’esperienza infantile comune ai Bambini della Quarta Sponda. Il Morbo di Parkinson affligge la sua vita da anziano, ma la pittura, l’insegnamento, l’esercizio fisico e gli affetti famigliari impegnano le sue giornate infondendogli il coraggio per combattere la sua grave malattia.

 

SCHEDA DEL LIBRO

Titolo: Valeriano Dalzini. Vibrazioni cromatiche
Sottotitolo: Dalla favola alla realtà
Autore: Anna Maria Folchini Stabile / Annamaria Stroppiana Dalzini
Prefazione: Lorenzo Spurio
Postfazione: Franco Migliaccio
Casa Editrice: TraccePerLaMeta Edizioni
Collana: Oltremare – Narrativa
Anno: 2013
Isbn: 978-88-907190-3-5
Pagine: 114

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Collana Sabbia – Critica Letteraria

1.8.2013, 68 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-907190-9-7

TraccePerLaMeta Edizioni

Prefazione: a cura di Lorenzo Spurio

Chi ha già letto i precedenti libri di Giuseppina Vinci sa benissimo che la scrittrice ama esprimersi con stili e registri diversi e che per fare questo le sue opere finiscono per apparire al lettore come un mosaico di generi: si va dalla poesia al racconto, dall’articolo al commento di tipo critico di un testo classico. E questo procedimento avviene anche nel libro che il lettore ha nelle mani e nel quale si appresta a tuffarsi: si darà spazio in questo testo ad alcune grandi poesie della letteratura italiana del secondo Novecento e si parlerà di alcune novità di quegli scrittori inglesi che vennero definiti modernisti, ma ci sarà spazio anche per delle liriche celebrative ad altrettanti poeti, soprattutto ai romantici inglesi.

[…]

Giuseppina Vinci, docente di materie classiche al Liceo Classico Gorgia di Lentini, dà prova con questo libro di come la letteratura non solo debba essere letta, possibilmente ad alta voce e senza rumori intorno, ma di come essa debba essere interpretata, riletta, vissuta e ri-creata, perché è proprio dall’interazione che si crea tra autore e lettore che si ricavano i variopinti significati e le leggiadre possibilità di indagine dell’uomo nel mondo reale.

Comunicati Stampa:

Acquista nel negozio online di TraccePerLaMeta:
http://www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/riflessi-letterari-critica-letteraria/

Acquista online:

Giuseppina Vinci - Riflessi Letterari

Concorso Letterario Centorighe 2013 IX Edizione

Scadenza iscrizione: 15 Settembre 2013

Organizzato da: CRAL dipendenti Comune di Firenze
Indirizzo: Via del Filarete 11 c – 50142 Firenze
E-mail: cral@comune.fi.it
Telefono: 055 700420
Cellulare: 3478675098
Internet: http://www.cralfi.it
Indirizzo spedizione degli elaborati: per posta elettronica
Bando completo: Centorighe – Regolamento 13 febbr. 2013.pdf

Sezione A

Racconti brevi inediti in lingua italiana
Tema: libero
Copie: una
Lunghezza: non inferiore alle 5.000 battute e non superiore alle 12.000, spazi inclusi
Opere ammesse: Sono ammesse al concorso opere inedite, in lingua italiana, non premiate o segnalate in altri concorsi.
Quote di partecipazione: La partecipazione è gratuita
Premi:
1° classificato assoluto – premio € 500,00 e targa;
2° classificato premio € 350,00 e targa;
3° classificato premio € 300,00 e targa.
Premio speciale Dipendenti Comune di Firenze e Soci C.R.A.L., € 250,00 e targa;
Premio speciale miglior autore under 29, € 250,00 e targa.
Per l’assegnazione dei premi è richiesta la presenza degli autori. Nel caso di assenza, il premio sarà incamerato dall’Associazione organizzatrice.

Premiazione: 31 Dicembre 2013

La premiazione ufficiale delle opere finaliste e l’assegnazione del premio “Centorighe ” verrà effettuata nel corso di un evento pubblico che si terrà entro il 31 dicembre dello stesso anno.
Notizie sui risultati:
I nominativi dei vincitori saranno pubblicati sul sito internet del C.R.A.L.
La valutazione delle opere avverrà entro il mese di novembre dell’anno di riferimento tramite una commissione di letterati, giornalisti, scrittori e comunque figure appartenenti al mondo della cultura e dello spettacolo. Da questa selezione scaturirà una classifica generale all’interno della quale la Giuria individuerà i vincitori del concorso e i premi speciali. La graduatoria dei primi dieci classificati verrà pubblicata sul sito del C.R.A.L.

Giuria:
Adalberto Scarlino
Alfredo Allegri
Maria Luisa Orlandini
Lucia Pugliese
Marco Conti
Paolo Becattini
Alessandro Burberi

Con il patrocinio di:
Comune di Firenze
Comune di Fiesole

Altre note:
La partecipazione al Concorso comporta la piena accettazione del presente regolamento. L’autore garantisce all’Associazione la liceità dei testi forniti per partecipare al concorso dichiarando di essere l’unico autore e l’esclusivo proprietario dell’opera.

Concorso di poesia “Giuseppe Caprara” 27a edizione  (2013)

Scadenza iscrizione: 07 Settembre 2013

Organizzato da: Comune di Ala. Ufficio biblioteca e archivio storico
Indirizzo: Via Roma 40 – 38061 Ala TN
E-mail: ala@biblio.infotn.it
Telefono: 0464671120
Internet: http://www.comune.ala.tn.it/biblioteca.htm
Indirizzo spedizione degli elaborati: Comune di Ala Ufficio biblioteca e archivio storico
Via Roma 40 – 38061 Ala TN
Bando completo: bandocaprara13.pdf

Sezione A

Ambito nazionale
Tema: Poesia singola in lingua italiana a tema libero
Copie: 6
Lunghezza: qualsiasi
Opere ammesse: 3

Sezione B

Ambito triveneto e mantovano
Tema:
Poesia singola in vernacolo (escluso ladino e friulano) a tema libero con traduzione (preferibilmente a lato)
Copie: 6
Lunghezza: qualsiasi
Opere ammesse: 3

Sezione C

Premio speciale
Tema:
Poesia dedicata al poeta Giuseppe Caprara e alle sue città di Ala e Avio
Copie: 6
Lunghezza: qualsiasi
Opere ammesse: 3

Sezione D

Premio speciale ragazzi (under 16)
Tema:
Poesia singola a tema libero (i ragazzi che hanno compiuto 16 anni possono partecipare alle sezioni A, B, C)
Copie: 6
Lunghezza: qualsiasi
Opere ammesse: 3
Quote di partecipazione:
L’adesione è gratuita.

Premi:
Sezione A
1. classificato: Euro 500
2. classificato: Euro 300
3. classificato: Euro 150
Sezione B
1. classificato: Euro 500
2. classificato: Euro 300
3. classificato: Euro 150
Sezione C
1. classificato: Euro 250
Sezione D
1. classificato: Euro 150
Premiazione: 26 Ottobre 2013

La premiazione avverrà in data 26 ottobre 2013 presso l’Auditorium della Cassa Rurale Bassa Vallagarina ad Ala, Via della Roggia.

Giuria:
Italo Bonassi (presidente)
Roberto Caprara
Antonia Dalpiaz
Gemma Nardelli Mosna
Pietro Sartori

Con il patrocinio di:
Comune di Ala
Comune di Avio
Famiglia di Giuseppe Caprara

Sponsorizzato da:
Comune di Ala
Comune di Avio
Famiglia di Giuseppe Caprara

Concorso Internazionale di Poesia e Prosa “Giuseppe Longhi” 2013

X Edizione

Scadenza iscrizione: 20 Ottobre 2013

Organizzato da: Comune di Romano di Lombardia – Compagnia Teatrodaccapo
Indirizzo: 24058 Romano di Lombardia BG
E-mail: concorsolonghi@gmail.com
Telefono: 0363-902836
Internet: http://www.concorsopoesialonghi2013.it
Indirizzo spedizione degli elaborati: www.concorsopoesialonghi2013.it
Bando completo: Regolamento X Edizione.pdf

Sezione A

Sezione Poesia Senior
Tema:
Tracce
Copie:
Lunghezza:
Non vi sono limiti di versi né di stile, unica indicazione è che la poesia tratti, nel modo ritenuto opportuno dall’autore, il tema TRACCE.
Opere ammesse:
Un solo componimento. Le poesie devono essere in lingua italiana, inedite ed originali dell’autore (di ciò il partecipante produrrà dichiarazione sottoscritta)

Sezione B

Sezione Poesia Dialettale Bergamasca
Tema:
Tracce
Copie:
Lunghezza:
Ogni partecipante può inviare un solo componimento poetico, non vi sono limiti di versi né di stile, unica indicazione è che la poesia tratti, nel modo ritenuto opportuno dall’autore, il tema TRACCE.
Opere ammesse:
Un solo componimento. Le opere devono essere scritte in forma dialettale (dialetto bergamasco) ed accompagnate da traduzione, inedite, ed originali dell’autore (di ciò il partecipante produrrà dichiarazione sottoscritta).

Sezione C

Sezione Studenti Poesia
Tema:
Tracce
Copie:
Lunghezza:
Opere ammesse:
Un solo componimento: poesie, rime o filastrocche in lingua italiana, inedite ed originali dell’autore (di ciò il partecipante produrrà dichiarazione sottoscritta controfirmata da un genitore), senza limiti di versi né stile, sul tema TRACCE.

Sezione D

Sezione Studenti Racconto
Tema:
Tracce
Copie:
Lunghezza:
Lunghezza massima 3 cartelle formato A4, carattere Times New Roman, Corpo 12.
Opere ammesse:
Ammesso un solo racconto inedito ed originale dell’autore (di ciò il partecipante produrrà dichiarazione sottoscritta controfirmata da un genitore), in lingua italiana, lunghezza da regolamento, sul tema TRACCE.
Quote di partecipazione:
La partecipazione al Concorso Letterario è gratuita, ed esprime automaticamente l’accettazione del regolamento e l’autorizzazione alla pubblicazione della propria opera sul libretto finale qualora fosse tra le finaliste. L’autore autorizza la pubblicazione senza nulla pretendere in termini di diritto d’autore, fatto salvo che la proprietà dell’opera permane dell’autore stesso.

Premi:
A – Sezione Senior Poesia: 1° classificato € 300,00*; 2° classificato € 200,00*; 3° classificato € 100,00*. La Giuria Popolare (pubblico in sala) consegnerà una medaglia ed attestato al vincitore del Premio Città di Romano di Lombardia 2013.
B – Sezione Dialettale: Commissione Giudicante dedicata, consegnerà in occasione della serata finale di premiazione il Premio G. Cavagnari detto Magatì al primo classificato, corrispondente alla somma di € 100,00*.
C – Sezione Studenti Poesia:
Categoria Scuola primaria: 1°premio materiale didattico del valore di € 100,00; 2° e 3° premio materiale didattico del valore di € 50,00 cad.
Categorie Scuola secondaria primo e secondo grado: 1° premio € 100,00*; 2° e 3° premio € 50,00* cad.
Le tre opere finaliste di ogni categoria della Sezione Poesia, verranno declamate affinché, come ulteriore riconoscimento, la Giuria Popolare (pubblico in sala) possa votare ed assegnare medaglia ed attestato quale Premio Città di Romano di Lombardia 2013.
D – Sezione Studenti Racconto:
Categoria Scuola primaria: 1°premio materiale didattico del valore di € 100,00; 2° e 3° materiale didattico del valore di € 50,00 cad.;
Categorie Scuola secondaria primo e secondo grado: 1° premio € 100,00*; 2° e 3° premio € 50,00* cad.

Premiazione:
07 Dicembre 2013
La serata finale è programmata per sabati 7 dicembre 2013, presso la Sala della Comunità dell’Oratorio San Filippo Neri di Romano di Lombardia (BG).
Ogni autore delle Sezioni Poesia Senior e Poesia dialettale bergamasca leggerà il proprio componimento al pubblico in sala, per la sezione Studenti un attore professionista provvederà in loro vece.
Notizie sui risultati:
Tutti i finalisti verranno contattati telefonicamente entro il 30/11/2013 e sono invitati a presenziare alla serata di premiazione.
Tutti i risultati verranno divulgati sul sito nella settimana successiva all’evento di premiazione.

Con il patrocinio di: Provincia di Bergamo

Altre note:
Tutte le opere, delle diverse sezioni e categorie indistintamente, devono pervenire alla Segreteria Organizzativa – Compagnia Teatrodaccapo entro e non oltre Domenica 20 Ottobre 2013, esclusivamente attraverso il portale sezione Invia la tua opera (preferibilmente in duplice formato digitale .doc e .pdf).

Per i soli partecipanti della categoria Studenti Scuola Primaria è possibile l’invio cartaceo dell’opera all’indirizzo Compagnia Teatrodaccapo – via Delle Comete, 36 24058 Romano di Lombardia (BG), purché accompagnata dalla scheda d’iscrizione disponibile sul sito in ogni parte e firmata da un genitore. Non verranno accettati elaborati privi di tale documento.

Il Comune di Trebisacce (CS)

in collaborazione con

“Il Musagete – Istituto Culturale della Calabria” di Francavilla Marittima (CS)

indice la prima edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Trebisacce” per il Libro edito di narrativa.

Regolamento

  1. Si partecipa al concorso con un libro edito di narrativa in lingua italiana edito nei due anni precedenti la scadenza del premio. Il libro deve essere inviato in cinque copie insieme ad un foglio con sopra trascritto l’indirizzo, il numero telefonico e l’eventuale email dell’autore.
  2. La partecipazione al concorso è completamente gratuita, non essendo richiesta alcuna quota di iscrizione.
  3. Il plico con le cinque copie del libro deve essere inviato dagli editori o direttamente dagli autori entro e non oltre il 5 ottobre 2013 al seguente indirizzo:Premio Letterario Nazionale “Città di Trebisacce”
    C/o Comune di Trebisacce
    Piazza della Repubblica, 25 – 87075 Trebisacce (CS)
  4. La Giuria attribuirà i seguenti premi:1° Classificato Euro 1000
    2° Classificato Euro 500
    3° Classificato Euro 300
    Targhe e diplomi agli altri premiati e segnalati.
  5. I nomi dei componenti la Giuria verranno resi noti nel corso della proclamazione e premiazione dei vincitori del Concorso. La Giuria sarà composta da personalità del mondo della cultura letteraria.
  6. La cerimonia di premiazione è prevista entro la fine dell’autunno 2013.
  7. Solo gli autori premiati saranno tempestivamente contattati dall’organizzazione. Notizie sulla Cerimonia di premiazione e l’elenco dei premiati saranno pubblicati sul sito del comune di Trebisacce www.comune.trebisacce.cs.it e sul sito dell’Istituto www.ilmusagete.it .
  8. Il giudizio della Giuria è inappellabile e insindacabile.
  9. La partecipazione al premio implica la piena e incondizionata accettazione del presente regolamento.

Le opere inviate non saranno restituite.

Ulteriori informazioni:

Cell. 327 2476 227

0981 550236/0981 550227 (ufficio P.I. – Cultura)
bellini@ilmusagete.it

pubblicaistruzione@comune.trebisacce.cs.it

Collana Oltremare – Narrativa

24.07.2013, 238 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-907190-8-0

TraccePerLaMeta Edizioni

Prefazione: a cura di Marzia Carocci

[…]L’uomo di per sé è un animale istintivo che agisce in balia a un impulso; le reazioni, infatti, spesso sono grottesche e inaspettate, i desideri e le emozioni in alcuni casi prendono il sopravvento sulla ragione creando il giusto o lo sbagliato, il normale o l’anormale: ma chi definisce questo? Il luogo comune? La retorica? La regola? Ed è proprio attraverso una libertà letteraria, senza catene, logicità o perbenismi, che Lorenzo Spurio impartisce ai protagonisti delle sue storie l’autogestione al movimento, alla decisione, all’evasione di tutto ciò che è coerenza e conformità. Uomini e donne ossessionati, alienati, infantili, maniaci, deviati, perseguitati, tormentati in un girotondo di storie e argomentazioni diverse, dove è sempre l’ego umano a fare da padrone con tutta l’illogicità dell’essere/animale fra ragione/istinto.

[…] L’autore, attraverso questo suo viaggio letterario, ci presenta le mille vite che lui stesso, con maestria, ha creato per questo libro. Esistenze che, anche se portate all’estremo, sono lo specchio riflesso di tutti i sentimenti dell’essere umano dove non mancherà l’odio, l’amore, l’erotismo, l’ironia, la cupidigia, la devianza, impulsi ed emozioni che vivono e convivono in quel dualismo umano ricco di contrasti e contraddizioni, dove si trova il Male dentro al Bene e viceversa.

Comunicati Stampa:
http://blogletteratura.com/2013/07/22/la-cucina-arancione-e-il-nuovo-libro-di-lorenzo-spurio/

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