Intervista cura di Vincenzo Calò

sandra_carresi“La correttezza sarebbe la normalità”. Sandra Carresi
Sandra Carresi è nata a Firenze nel 1952.

E’ madre e moglie.

Ha lavorato per quarant’anni occupandosi di contabilità e dal 2011 è in pensione.

Il suo primo elaborato, “Mi voglio raccontare”, è del 1999.

Da circa quattro anni pubblica ogni due settimane sul sito www.raccontioltre.it racconti brevi e poesie.

Nel 2009 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it una raccolta di racconti brevi dal titolo “Non mi abbraccio, mi strizzo…”, così anche la prima silloge di poesie ha preso corpo e anima, sempre su questo sito con il titolo “Una donna in autunno” , opera pubblicata nel 2010.

Nel 2011 è la volta della seconda, pubblicata su LULU.com, dal titolo “Dalla vetrata incantata”.

Segue l’anno successivo la terza, grazie alla libreria Editrice Urso/Avola (SR), dal titolo “L’ombra dell’Anima”.

Nel mese di febbraio è uscito il libro “Ritorno ad Ancona e altre storie”, un nuovo lavoro a quattro mani con l’autore Lorenzo Spurio, risultato fra i quattro finalisti del premio europeo “Massa, città fiabesca di Mare e di Marmo”.

Nel 2008 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it un tascabile di otto racconti per ragazzi di quarta e quinta elementare, dal titolo “Battiti d’Ali nel mondo delle Favole”, in collaborazione con l’autore barese Michele Desiderato, opera che poi, mantenendo sempre lo stesso titolo, si è arricchita di ben 14 storie ed è uscita nell’ottobre del 2012 nella sua nuova veste con illustrazioni in bianco e nero e copertina rappresentativa a colori, grazie alla TraccePerLaMeta Edizioni.“Le Ali del Pensiero” (Edizioni 2012-2013 Libreria Editrice Urso/Avola –SR-) è la quarta silloge di poesie, che nel mese di luglio ha conseguito il primo posto al concorso Creatività Letteraria 2013/Opera Uno.

Sandra Carresi si ritiene sempre lei, dietro una lacrima o un sorriso c’è il suo vissuto.

Benvenuta a Roma Capitale Magazine, Sandra. Dì un po’, c’è un tema cruciale che la letteratura moderna è riuscita a centrare e non solo a decorarlo?

Il tema cruciale, a mio avviso, è da sempre lo stesso: l’Amore. In tutte le sue forme, dall’adolescenza alla passione, dall’amore familiare a quello fraterno, e in questo periodo storico anche incentrandosi sull’amore omicida, col possesso del proprio partner, soprattutto dalla parte maschile, e i ricatti verso i figli per la non sopportazione a essere lasciati. No, non c’è niente da decorare, c’è solo da capire e prevenire questo processo che si allarga a macchia d’olio. C’è solo da condannare con leggi più severe, là, ovviamente, dove non è più possibile il colloquio e il ragionamento a tornare, in qualche modo, “sani”. Il fenomeno del possesso non è solo di questo periodo storico, ma attualmente sta diventando una cronaca di quasi tutti i giorni.

I soggetti delle tue opere li prendi d’assalto realmente? Come rilevi dati e informazioni?

Io amo molto di più la poesia che la narrativa, ma in “Ritorno ad Ancona e altre storie”, a esempio, devo dire che il terzo racconto “Un cammino difficile” tratta di una vicenda vera, ovviamente amalgamata molto con la fantasia, ma vera. Il primo racconto invece è tutta fantasia anche se il paesaggio toscano è frutto della mia conoscenza, essendo fiorentina. Mentre il secondo racconto prende spunto dal titolo, coi luoghi che sono frutto di una mia vacanza a Ischia… fantastici! Con la poesia invece, che per me è terapia, motivo il mio sentire, il mio urlo, la mia pace, la mia osservazione. I dati e le informazioni li rilevo attualmente, esclusivamente, col PC, una volta attraverso i giornali cartacei.

Cos’è che non perdoni? L’esibizione politica delle cose, a esempio, ti deprime?

Il perdono è cristiano, io sono credente e quindi dovrei perdonare, ma di natura sono molto tollerante, quindi, diciamo che in genere perdono sempre, ma non perdonerei il tradimento in nessuna delle sue forme, compresa l’amicizia. Sono di natura fedele a ogni mia passione o credo e mi aspetto altrettanto. Recentemente mi hanno fatto visita i ladri, questo è un fatto che non sono riuscita a perdonare e ho nutrito sentimenti poco cristiani, visto che mi hanno fatto un grosso danno materiale e sentimentale. L’esibizione politica mi deprime parecchio. Questo è un periodo storico deprimente. Io ho lavorato per 35 anni all’Arci di Firenze masticando politica di sinistra dal 1970, oggi come ieri so benissimo quali sono i miei principi e cioè quelli socialisti, ma, in giro, non vedo nessuno degno di questo nome. Sono preoccupata non per me che ho già scollinato, bensì per i giovani, e comprendo in loro questo allontanamento dalla politica.

Un autore che fa il manager di sé: consiste in ciò l’editoria del domani? Il critico letterario difetta nella capacità di comprendere cosa può avvenire un domani?

Effettivamente in campo editoriale pare che ci sia nessuno, d’importante intendo, che abbia voglia di mettersi in gioco a gratis. Ti dicono che il lavoro piace, ma devi pagare… brutta cosa. Io ho risolto creando un’associazione, TraccePerLaMeta, che è pure una casa editrice a prezzi imbattibili. Abbiamo già pubblicato diversi libri, stiamo sulla buona strada, aspetto il volo. Sia il critico letterario che qualsiasi altra persona può solo immaginare cosa può avvenire domani, e non lo definirei, questo, un difetto. Sono in pochi quelli che hanno l’occhio lungo, ma non è una colpa, a mio avviso.

Il lettore comune non può proprio fare a meno dei social network?

Il lettore comune credo che in qualche modo non dia mai l’arrivederci a ciò che legge. Anche al più distratto rimane sempre in testa quel particolare che lo ha colpito.

Che vuol dire normalizzare? Ma che significa volere un mondo di pace?

La normalità non esiste. E’ solo quella che ci aspettiamo ogni giorno dal quotidiano. La correttezza sarebbe la normalità. Volere un mondo di pace vuol dire desiderare un mondo senza guerre, senza ruberie di ogni genere. Credo che sia molto difficile, perché, per averlo, le ricchezze andrebbero divise, andrebbe fatta un’operazione che non piace perché è quella più difficile.

E’ possibile rispondere sempre alla propria importanza? Fai sempre i conti coi tuoi piaceri?

Io non sono importante, o meglio, lo sono solo per la mia famiglia… è quello che conta. E poi sì, certo che faccio i conti con i miei piaceri, essendo abituata a quadrarli, avendo fatto la contabile di professione…! Sono una persona semplice. Sono stata più volte dall’altra parte del mondo, ma non baratterei niente di tutto questo, viaggi compresi, con le mie passeggiatenei boschi della Consuma o di Vallombrosa assieme a mio marito e il mio cane.

Il riconoscimento letterario che non osi dimenticare…?

Il riconoscimento letterario a cui sono più affezionata è il primo premio al concorso organizzato dal Comune di Signa, “Arno fiume di pensiero”:una settimana in Egitto, bellissima! Ma non posso fare a meno di menzionare il sito www.raccontioltre.it , perché tutta la mia “attività creativa” è partita da lì e ancora oggi è lì che i miei lavori hanno luce.

Grazie per esserti concessa a questa intervista, Sandra, di cuore.
Ricordo a tutti i lettori gli indirizzi online per approfondire meglio la tua conoscenza: info@sandracarresi.itwww.sandracarresi.itwww.sandracarresi.blogspot.com

Categoria: Arte e Cultura
Pubblicato su Roma Capitale Magazine mercoledì, 11 Settembre 2013 13:45

La cucina arancione

Un romanzo fortemente improntato alla psicologia e al malessere di taluni individui dichiaratamente, quanto apparentemente sani, ma nel cui subcoscio si annida il germe dell’anomalia latente o palese. Una frattura, una faglia che niente ha da spartire con le evidenze patologiche di ognuno, che in questo romanzo si fanno carico di porre in evidenza il problema e mostrarlo al grosso pubblico.
Un libro che intriga, una scrittura che a volte rasenta la perdizione e lo smarrimento mentali del personaggio preso in esame, ma che niente fa somigliare all’orco, al mostro, perché la capacità scrittoria dell’autore raffinata e molata da taluni atteggiamenti pregiudiziali sa tenere a freno l’esibizione del malessere, dando in pasto al lettore solo le sue caratteristiche degenerative, paranoiche fuorvianti, o borderline, forse anche un po’ sinistre e morbose che spesso sono la sintomatologie che anticipano e segnalano stati d’animo patologici, ma mai ossessive, o tali da infondere paura.
Certo che muoversi nel panorama della psicanalisi sarebbe stato un fuori programma, che l’autore non percorre, non vi si addentra ben consapevole che la psichiatria è un pozzo senza fondo, una voragine che non dà scampo a volte, altre vi può porre rimedio, ma le cure devono essere programmate in centri d’igiene mentale adeguatamente attrezzati e da personale medico preparatissimo altamente specializzato e all’altezza del difficile compito da individuare. Il sistema della mente è un percorso accidentato, difficile da raggiungere con misure poco adatte, perché la mente spesso si rifiuta di manifestare i suoi lati oscuri, che devono essere individuati e curati con metodo e studio.
Lorenzo Spurio è andato a toccare la punta d’iceberg di un panorama reale che si fa introspettivo per la cura della malattia, ma che non mostra rischi per il lettore, né difficoltà di comprensione per la diversificata categoria dei beneficiari.
Ho letto con attenzione particolare questo romanzo che trovo sorprendentemente attuale, rigoroso e sincero, fatto di particolarismi sorprendenti, di fobie, di insinuanti malesseri sotterranei che minano e spesso limitano i rapporti umani. L’autore ne analizza la solitudine dei personaggi, ne amplifica la tipologia del disagio, senza oltrepassare il limite estremo.
Il tutto è condito con mirabile pacatezza, senza debordare dal binario di un giudizio che si fa carico solo di porre il problema, non di porsi in rapporto con esso o giudicarlo dall’esterno, senza dovuta preparazione psicologica.
Vi sono visioni realisticamente costruite per la trama del romanzo, altre che ridisegnano il profilo del malessere più generalizzato, tentando di memorizzarne il disagio psichico dal lato meno tragico e drammatico.
Vi è stupore per il mistero dell’esistenza di ognuno, vi è a tratti il pudore di non evidenziarlo insieme alle altre brutture del mondo.
Un libro complesso e dinamico che non posso fare a meno di constatare interessante dal punto di vista umano, efficace e tollerante nei confronti dei (cosiddetti anormali): ma poi chi può dirsi normale? chi giudica con la fantasia della presunta perfezione, talvolta è anche più anormale di quanto egli stesso possa supporre.
Ogni individuo ha i suoi lati oscuri, le sue ombre, i suoi impulsi o istinti a volte nascosti, altre palesi. L’evasione o non dalla conformità e dall’omologazione non dipende mai dall’uomo che per suo genere è tormentato e insincero con se stesso. Il percorso letterario di Lorenzo Spurio pone in essere un grottesco desiderio di normalità, ma da cosa si determina la normalità/anomala dei soggetti? Non mancano ironia e satira in questo romanzo, non manca l’illogicità di un fattore determinante e cupo come la psiche umana, così come non mancano fattori di senso e dissenso, ossessioni maniacali tra sogno e realtà, tra vita e magia, tra disagio psicologico e volontà di non ghettizzare nessuno, semmai considerarne il <caso umano> attraverso la lente dell’osservazione, senza per questo additarlo col marchio della malattia.
Un libro che descrive gli atteggiamenti e le azioni dell’uomo dal lato umano, senza dannazione o esclusione deliranti.
Il libro non ha intenti di carattere scientifico né didattico, si snoda attraverso tentativi e descrizioni dettagliatamente atte a far luce soltanto sui casi di anomalia o follia apparenti, senza scomodare Freud o la psicanalisi vuole essere un viaggio nella “sana follia” o in ciò che alberga in ognuno sotto un
falso sorriso o un gesto.

Ninnj Di Stefano Busà
settembre 2013

La cucina arancione
di Lorenzo Spurio

24.07.2013, 238 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-907190-8-0

TraccePerLaMeta Edizioni

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In Italia una raccolta no profit di poesie su pace, diritti umani, ambiente, etica e lavoro.

Destinatari la politica e le Istituzioni.

copertina_salice+titolo_150Albeggi Edizioni ha aderito alla manifestazione 100 Thousand Poets for Change, che si svolgera’ il 28 settembre in tutto il mondo, con un’antologia di poesie sui temi della pace, dei diritti umani, della sostenibilità ambientale, dell’etica nell’economia e del lavoro, prodotta senza scopo di lucro, che verrà consegnata a rappresentanti istituzionali e resa disponibile gratuitamente sul web. L’obiettivo dell’iniziativa è ridare dignità alla poesia come mezzo di espressione della denuncia civile e sociale, esortando le Istituzioni a mettere al centro dell’agire di governo e politico l’Uomo, i suoi bisogni, il suo futuro.
29 le poesie inedite di: Lucianna Argentino, Claudio Arzani, Fabio Barcellandi, Carlo Bordini, Marisa Cecchetti, Marco Cinque, Massimiliano Damaggio, Andrea Garbin, Giuseppe Iannarelli, Giovanna Iorio, Roberta Lipparini, Gianmario Lucini, Gabriella Modica, Paola Musa, Benny Nonasky, Guido Oldani, Paolo Polvani, Valeria Raimondi, Riccardo Raimondo, Ottavio Rossani,Francesco Sassetto, Adriana Scanferla, Jamshid Shahpouri, Christian Sinicco, Angelo Tonelli, Caterina Trombetti, Claudia Zironi e dei due fondatori dell’iniziativa mondiale Terri Carrion e Michael Rothenberg.
Scrive nella sua prefazione il poeta e critico Ottavio Rossani: Le condizioni sociopolitiche del nostro Paese richiamano i poeti ad esercitare il rigore logico ed il coraggio passionale per denunciare la vergogna delle incompiutezze, delle stragi, della corruzione, delle cadute etiche, della perdita dei valori, delle lacune professionali in tutti gli ambiti produttivi, e di una burocrazia ancora cieca e sorda davanti ai cittadini.
Le poesie di questa raccolta toccano infatti argomenti di forte impatto sociale, politico e di cronaca. C’è la guerra, con le sue atrocità, e la sua vicinanza; c’è il bisogno di etica nella politica e nella società; c’è l’ambiente e le sue sofferenze; ci sono sguardi preoccupati sulle nuove povertà, sulla vergogna delle carceri, sulle tendenze razziste e xenofobe in Europa. Ci sono sguardi pietosi su fatti di cronaca, come i suicidi dei ragazzi derisi per la loro diversità, la violenza che si consuma tra le pareti domestiche, i fatti di Genova, il fioraio suicida ad Ercolano al quale sono state dedicate due poesie. Ci sono versi di profonda indignazione
verso chi profana le Istituzioni e versi di profondo amore per lʼItalia, per la sua bellezza.
Iniziata nel 2011 con una call to action su facebook, 100 Thousand Poets for Change sta oggi davvero scuotendo le coscienze del mondo, chiamando a raccolta artisti di varie discipline da ogni angolo del pianeta, con la Stanford University curatrice di un enorme archivio permanente globale. La gente è ovunque alla ricerca di un cambiamento positivo – scrivono Michael Rothenberg e Terri Carrion nella presentazione.
Sabato 28 settembre il museo dei bambini Explora di Roma accoglierà l’iniziativa mondiale ospitando alle 16 un workshop poetico in cui un gruppo di autori dell’antologia incontrerà i bambini per avvicinarli alla poesia.
Chi, meglio dei bimbi, come futuri attori del cambiamento.

http://www.albeggiedizioni.com/

“Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…” di Emanuele Marcuccio e AAVV

Photocity Edizioni 2013

Recensione di ANNA MARIA FOLCHINI STABILE

Prima o poi incontrerò davvero il poeta Emanuele Marcuccio, lo vedrò fisicamente, prenderò coscienza del suo aspetto fisico e dirò di “averlo conosciuto”, ma sarà solo una presa d’atto, niente di più, perché, per quanto mi riguarda, già so molto del suo sentire, del suo gusto per la riflessione sui Classici, della sua ricerca poetica.
Non sarà, insomma, una novità, perché, se la conoscenza tra artisti, scrittori e poeti un tempo avveniva spesso solo grazie allo scambio di missive affidate alla precarietà dei mezzi di comunicazione e se gli incontri erano abbastanza rari, oggigiorno i nuovi sistemi informatici permettono la comunicazione continua e in tempo reale, affidando allo schermo del personal computer la conoscenza dell’altro che fa della comunicazione artistica la sua “mission”.
“Dipthycha” , raccolta poetica ideata e curata da Emanuele Marcuccio, trae il suo titolo da una parola antica che ha in sé l’idea del dono e del doppio, è una raccolta “colta” di liriche del poeta Marcuccio e di altri Autori che hanno tema ispiratore simile e che i poeti che si corrispondono attraverso internet, reciprocamente mettono in comune e quasi si donano e scambiano, in un confronto di sentimenti e di sentire, di parole e di idee, di anime e di cuori.
Spesso, quando leggo le poesie di altri autori che cantano un tema a me caro, io stessa che pure scrivo poesia, sono molto colpita da come altri sviluppano e “vedono” ciò che anche io vedo.
Ecco perché leggere questa raccolta di liriche mi ha affascinata e non solo per i nomi autorevoli che cantano l’uomo e il suo mondo, ma anche per la capacità del poeta Emanuele Marcuccio di correre come sempre – e come gli è naturalmente congeniale – sulle ali della poesia e di saperla ritrovare ovunque anche sulla trasparenza di uno schermo di computer che si fa taccuino per parlare di poesia.

ANNA MARIA FOLCHINI STABILE

TITOLO: Dipthycha
SOTTOTITOLO: Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…
AUTORE: Emanuele Marcuccio e AA.VV.
CURATORE: Emanuele Marcuccio
PREFAZIONE: Cinzia Tianetti
POSTFAZIONE: Alessio Patti
EDITORE: Photocity Edizioni
GENERE: Poesia
PAGINE: 90
ISBN: 978-88-6682-474-9
COSTO: 10 €

http://ww4.photocity.it/Vetrina/DettaglioOpera.aspx?versione=20706

QUESTA RECENSIONE VIENE QUI PUBBLICATA PER GENTILE CONCESSIONE DELL’AUTRICE.
E’ SEVERAMENTE VIETATO DIFFONDERE E/O PUBBLICARE LA PRESENTE RECENSIONE SENZA IL PERMESSO DA PARTE DELL’AUTRICE.

Comunicato stampa

Photocity Edizioni ha appena pubblicato Dipthycha. Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira… opera antologica creata e curata dal poeta palermitano Emanuele Marcuccio, ivi presente con ventuno titoli.

Cinzia Tianetti nella prefazione scrive: «Il realizzato progetto antologico si compone di ventuno dittici, quadri in cui si profilano sullo scenario di un tema comune due poesie che si riscontrano in uno sposalizio che, nella loro pur sempre autonoma originalità, li rende rispondenti. È un’intuizione quella dell’ideatore fortemente moderna ma alla luce di un percorso formativo che da sempre partorisce l’artista nella storia, che non può allontanarlo da quel che è un processo che ha il senso radicato della filiazione».

Lo stesso curatore, Marcuccio, in riferimento al titolo scelto per questa pubblicazione ha osservato: «Si è scelto un titolo rapido (Dipthycha), di derivazione latina e che dia subito l’idea del contenuto dell’opera: dittici poetici. Ogni autore ha scritto la propria poesia, anche in tempi diversi, non c’è stata alcuna collaborazione, c’è solo ogni volta il tema comune, ecco perché dittici e non duetti o poesie a quattro mani.»

 

Nell’antologia figurano le poesie dei seguenti autori: Emanuele Marcuccio, Silvia Calzolari, Donatella Calzari, Giorgia Catalano, Maria Rita Massetti, Raffaella Amoruso, Monica Fantaci, Rosa Cassese, Rosalba Di Vona, Lorenzo Spurio, Giovanna Nives Sinigaglia, Michela Tarquini e Francesco Arena.

Dipthycha_cover_frontTITOLO: Dipthycha
SOTTOTITOLO: Anche questo foglio di vetro impazzito, c’ispira…
AUTORE: Emanuele Marcuccio e AA.VV.
CURATORE: Emanuele Marcuccio
PREFAZIONE: Cinzia Tianetti
POSTFAZIONE: Alessio Patti
EDITORE: Photocity Edizioni
GENERE: Poesia
PAGINE: 90
ISBN: 978-88-6682-474-9
COSTO: 10 €

Link diretto alla vendita

Seconda edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Premio Giorgetto Barone”
L’Associazione Turistica e Culturale “PREMIO GIORGETTO BARONE” di Matino (LE) indice la seconda edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Premio Giorgetto Barone” Matino 2013.

I concorrenti devono presentare una sola poesia edita o inedita a tema libero di lunghezza non superiore a 40 versi.

Gli elaborati, a pena di esclusione dal Premio, devono essere inviati unicamente a mezzo posta normale o prioritaria, (NO RACCOMANDATA) entro e non oltre il 20/10/2013 (farà fede il timbro postale), al seguente indirizzo:
ASSOCIAZIONE TURISTICA E CULTURALE
“PREMIO GIORGETTO BARONE ”
via Garibaldi, n. 146/A
73046 Matino (LE)

http://www.premiogiorgettobarone.fan-club.it/t_download.php

20ª edizione del Premio Letterario Internazionale

SCADENZA: 30-11-2013 (fa fede il timbro postale)

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Il Premio è aperto a ogni genere letterario: poesie, racconti, fiabe, novelle, romanzi, saggi.
Il tema è libero; si accettano opere dal contenuto storico, politico, poliziesco, sportivo, religioso,
ma anche harmony, noir, thriller, horror, rosa, fantasy…
Possono partecipare Poeti e Scrittori Italiani e Stranieri ovunque residenti con testi in lingua italiana.

SEZIONE A (*) – Libri di Narrativa o Saggistica: inviare tre copie di volumi in formato cartaceo, o una copia in formato eBook, editi dal 01-01-2009 al 30-11-2013. Quota di partecipazione: 29,00 euro. IMPORTANTE – Per l’invio dei libri in formato cartaceo seguire le indicazioni riportate agli articoli 5 e 6 del Regolamento (punti A e B).
SEZIONE B (**) – Poesie a tema libero (edite o inedite): inviare tre poesie contenute in un massimo di 33 versi l’una (comprese le righe bianche se la poesia è composta in strofe) più il titolo. Quota di partecipazione: 22,00 euro per le tre le poesie.
SEZIONE C (**) – Narrativa (edita o inedita): si partecipa con un racconto, una fiaba o una novella. Ogni elaborato deve essere contenuto in un massimo 18.000 caratteri (calcolati in dieci pagine composte da 30 righe l’una per 60 caratteri circa a riga, compresi gli spazi fra una parola e l’altra). Quota di partecipazione: 22,00 euro per ogni elaborato.

Si accettano anche opere premiate in altri concorsi.

PREMI
SEZIONE A – Libro edito di narrativa o saggistica
1° premio: Diploma e assegno di 2.000,00 euro.
2° premio: Diploma e assegno di 1.000,00 euro.
3° premio: Diploma e assegno di 500,00 euro.
Premio Speciale della Giuria: Diploma e assegno di 300,00 euro.
Premio Speciale del Presidente: Diploma e assegno di 300,00 euro.
4° Premio ex aequo (numero cinque): Targa «Trofeo Penna d’Autore».

SEZIONE B – Poesie a tema libero
1° premio: Diploma e 750,00 euro.
2° premio: Diploma e 500,00 euro.
3° premio: Diploma e 250,00 euro.
Premio Speciale della Giuria: Diploma e assegno di 150,00 euro.
Premio Speciale del Presidente: Diploma e assegno di 150,00 euro.
4° Premio ex aequo (numero cinque): Targa «Trofeo Penna d’Autore».

SEZIONE C – Racconti, Fiabe, Novelle (edite o inedite)

SEZIONE B – Poesie a tema libero
1° premio: Diploma e 750,00 euro.
2° premio: Diploma e 500,00 euro.
3° premio: Diploma e 250,00 euro.
Premio Speciale della Giuria: Diploma e assegno di 150,00 euro.
Premio Speciale del Presidente: Diploma e assegno di 150,00 euro.
4° Premio ex aequo (numero cinque): Targa «Trofeo Penna d’Autore».

ULTERIORI RICONOSCIMENTI
I primi 10 Autori di ogni sezione riceveranno una copia della «Rivista Libro del Premio», in cui verranno presentate le opere finaliste delle sezioni A – B – C.

I 10 finalisti della Sezione A riceveranno una campionatura di fascette da applicare al loro libro con la dicitura: Finalista alla 20ª edizione del Premio Letterario Internazionale «Trofeo Penna d’Autore».

Verranno assegnate Menzioni d’Onore e Segnalazioni di Merito agli Autori delle migliori opere che si classificheranno a ridosso dei primi 10 classificati delle tre sezioni.
GIURIA – Presidente: Nicola Maglione.
Componenti: Mariateresa Biasion Martinelli, Sara Cerruti, Sandro Cimarelli, Antonella Colonna Vilasi, Enrico Di Rosa, Maria Filiddani, Mara e Davide Maglione, Alessandra Moro, Gianfranco Micheletti, Patrizia e Rossana Rossano.

REGOLAMENTO
ART. 1 – Possono aderire autori italiani e stranieri con testi in lingua italiana a tema libero.
ART. 2 – È possibile partecipare a più sezioni e con più opere inviando il materiale in un solo plico e versando le quote in un’unica soluzione.
ART. 3 – Nel caso in cui l’opera premiata sia stata scritta da più autori, il premio andrà condiviso fra tutti.
ART. 4 – Inviare un breve curriculum vitae (facoltativo).
ART. 5 – Le opere in formato cartaceo di ogni sezione devono essere inviate in tre copie. Per le sezioni B e C una delle tre copie deve essere firmata dall’autore, le altre due restano anonime.
ART. 6 – Compilare la Scheda di Partecipazione (da scaricare al LINK indicato) e spedirla insieme alle opere partecipanti e alle relative quote seguendo queste indicazioni:
A) fino a un massimo di due chili: Raccomandata, Piego di Libri o Posta Prioritaria, da inviare all’A.L.I. Penna d’Autore – Casella Postale 2242 – 10151 Torino;
B) oltre i due chili: Pacco Ordinario da inviare all’A.L.I. Penna d’Autore – Casella Postale 2242 – Agenzia 74 – 10151 Torino.
NON SPEDIRE: Pacchi Celere3, Pacchi Celere 1 Plus, Pacchi Celere Internazionali, Posta Celere.
ART. 7 – Le opere che concorrono alla sezione A possono essere inviate anche come eBook all’indirizzo di posta elettronica premio@pennadautore.it (formato ePub, Mobi, PDF); in tal caso la Scheda di Partecipazione va compilata e inviata cliccando su INVIA a fondo pagina.
ART. 8 – Le opere che concorrono alle Sezioni B (poesie) e C (Racconti, Fiabe, Novelle) possono essere inviate anche tramite e-mail (***) all’indirizzo di posta elettronica premio@pennadautore.it; in tal caso la Scheda di Partecipazione va compilata e inviata cliccando su INVIA a fondo pagina.
ART. 9 – Le quote di partecipazione devono essere versate scegliendo una di queste modalità:
1) bonifico bancario intestato all’Associazione Letteraria Italiana Penna d’Autore – Casella Postale 2242 – 10151 Torino: Codice IBAN: IT84 B076 0101 0000 0001 4787 105 – Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX (allegare la fotocopia al plico di spedizione o alla e-mail premio@pennadautore.it);
2) c.c.p. N. 14787105 intestato all’A.L.I. Penna d’Autore – Casella Postale, 2242 – 10151 Torino (allegare la fotocopia al plico di spedizione o alla e-mail premio@pennadautore.it);
3) assegno bancario intestato al presidente Nicola Maglione;
4) in contanti in busta chiusa (tramite raccomandata o assicurata: assolutamente sconsigliato nei pacchi).
ART. 10 (riservato alle sole Case Editrici) – Le opere delle sezioni A possono essere inviate dalle stesse Case Editrici (con le modalità previste dagli Art. 5-6-8) che sono tenute a compilare la Scheda di Partecipazione in vece dell’Autore.
ART. 11 – Le opere di poesia e narrativa che concorrono esclusivamente alle sezioni B e C devono essere libere da diritti d’autore; in caso di premiazione gli autori consentono all’A.L.I. Penna d’Autore di pubblicarle nell’antologia del premio o in altre pubblicazioni senza richiedere compenso alcuno. I diritti rimangono degli stessi autori.
ART. 12 – I dati personali dei concorrenti saranno tutelati a norma della legge 196/2003 sulla privacy.
ART. 13 – I risultati delle selezioni saranno comunicati tramite il Notiziario on line di Penna d’Autore a tutti i partecipanti. La classifica finale sarà ufficializzata il giorno della premiazione e gli autori delle opere vincenti saranno preventivamente avvisati.
ART. 14 – I nomi dei vincitori assoluti delle tre sezioni saranno inseriti nell’ALBO D’ORO e incisi su una targa che verrà applicata alla base del TROFEO.
ART. 15 – A fine concorso una copia dei libri cartacei partecipanti alla Sezione A sarà conservata nella Biblioteca di Penna d’Autore. Le rimanenti copie saranno donate a quelle Associazioni che si occupano dei malati, degli anziani e dei meno abbienti. I dattiloscritti andranno al macero.
ART. 16 – Gli autori delle prime cinque opere classificate di ogni sezione e quelli dei premi in denaro, sono tenuti a ritirare personalmente il premio il giorno stesso della premiazione, pena la perdita del premio stesso. Eventuali deleghe sono ammesse solamente per gli autori classificati oltre il quinto posto.
ART. 17 – I giudizi critici saranno espressi esclusivamente per le prime 10 opere finaliste.
ART. 18 – La premiazione si svolgerà a Torino nel mese di maggio 2014 in data da stabilire.

(*) Si accettano anche libri editi stampati dagli stessi autori.
(**) La proprietà delle opere edite deve essere dei singoli autori.
(***) Il testo deve essere scritto in formato word con caratteri maiuscoli e minuscoli, non tutto maiuscolo.

Penna d’Autore si riserva la facoltà di stampare le poesie più significative selezionate oltre il decimo posto nell’Antologia del Premio e in formato eBook.
INFO: premio@pennadautore.it – cell.: 3490934037

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Al via la terza edizione del Premio “Alda Merini” di poesia a Catanzaro: iniziativa letteraria, molto seguita, che in sole due edizioni è diventata la prima del genere in Italia per numero di adesioni e che, proprio per la sua altissima qualità, ha ricevuto l’adesione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Promossa dall’Accademia dei Bronzi e dalle Edizioni Ursini, all’edizione di quest’anno hanno già aderito il maestro Giovanni Nuti, interprete dei testi della Merini; la figlia di Alda, Emanuela Carniti, e il noto orafo crotonese Michele Affidato che realizzerà i premi in argento previsti per i vincitori.

Al premio si partecipa gratuitamente, inviando da una a tre poesie inedite, a tema libero, ciascuna delle quali non deve superare i 30 versi. Le poesie, firmate su ogni foglio e corredate dell’indirizzo dell’autore, dovranno essere spedite all’Accademia dei Bronzi, Via Sicilia, 26 – 88100 Catanzaro, entro il 10 dicembre 2013. Per eventuali chiarimenti o per richiedere il regolamento di partecipazione è possibile scrivere a premioaldamerini@libero.it o inviare un fax al n. 0961.782980. Le migliori opere partecipanti saranno pubblicate in un’apposita antologia, dal titolo “Ho conosciuto Gerico”, che l’Accademia dei Bronzi presenterà nel corso della cerimonia di premiazione programmata per il mese di aprile 2014.

http://www.cn24tv.it/news/74277/poesia-premio-alda-merini-al-via-la-terza-edizione.html

AL PREMIO SONO AMMESSE OPERE IN LINGUA ITALIANA DI AUTORI NATI O RESIDENTI NELLA PROVINCIA DI AREZZO O RELATIVE AD ARGOMENTI INERENTI AL TERRITORIO ARETINO (ANCHE SCRITTE DA AUTORI STRANIERI).

associazione_talete_arezzo
Sezioni: poesia, narrativa, saggistica, opera in vernacolo.
Sezioni speciali: poesia inedita, racconto inedito, poesia inedita giovani, racconto inedito giovani, musica giovani
SCADENZA 30 SETTEMBRE 2013
sito http://tagete.xoom.it/