Intrattenimenti intorno alla historia naturale et altre curiosità; esce “Terra incognita” di Vittorio Pieroni

Comunicato stampa

L’opera è un viaggio senza tempo che permette di passare dalla contemporaneità al medioevo, di fuggire dall’oggi per scoprire mondi inaspettati. Le storie dell’universo, della terra, dell’evoluzione sono viste e raccontate da un uomo di scienza e d’arte, capace di infondere cuore, pensiero, emozioni nei dati lungamente studiati e raccolti, nelle questioni più complesse che solo un paleontologo può conoscere. È un’opera singolare, indefinibile in cui la lingua s’innalza aulicamente e subito dopo s’imbastardisce, s’immerge nel tempo e trasvola negli spazi. Analogamente le immagini dipinte dall’autore sono riconducibili ai codici miniati, agli incunaboli, ai bestiari medioevali, alle fiabe dell’antichità, alla più attuale contemporaneità, evidente quest’ultima soprattutto nella composizione libera della pagina attraverso un segno-scrittura di grande attualità.


Terra incognita
Intrattenimenti intorno alla historia naturale et altre curiosità

Collana Oltremare – Narrativa
Vittorio Pieroni

[Pagina Web Autore]

11.2.2019, 90 p., filorefe
Formato: 170×240 mm
Introduzione: Alberto Brambilla
Prefazione: Emma Zanella
Illustratore: Vittorio Pieroni
Curatore: Paola Surano
Direttore editoriale: Ilaria Celestini

ISBN: 978-88-85566-29-3

TraccePerLaMeta Edizioni

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Tracce di Cultura – l’Inform@zione OnLine – Bernardino Orlando: vivere e raccontare la propria disabilità

Chi scrive é testimone del tempo che sta vivendo e condivide con i suoi lettori ricordi, emozioni, avventure, sensazioni che lo vedono protagonista e di cui desidera che non si perda memoria.

È quanto ha fatto Bernardino Orlando, classe 1959, nel suo libro “Una vita da non dimenticare” , pubblicato per i tipi di TraccePerLaMeta Edizioni, 2016.

L’Autore, raccontandosi fin dalla tenera etá, descrivendosi come un bimbo vivacissimo e sempre allegro, è nato a Bernalda (MT). Ma è cresciuto, ha vissuto e ha abitato e respirato l’aria dei luoghi intorno a Busto Arsizio, senza perdere i legami con i parenti più lontani, membro di una famiglia composta da persone normali che si volevano e si vogliono bene, che conservano affetti e legami, che lo hanno supportato come meglio hanno potuto nel suo cammino verso la meta del diventare uomo, marito, padre di famiglia, nonno, lavoratore assiduo, amico generoso e soprattutto persona onesta che ha saputo amare ed essere amato e stimato da tutti coloro che lo hanno conosciuto e lo conoscono.

Bernardino Orlando é un buono, come si dice comunemente, ma é anche una persona dalla tempra forte che in questi ultimi anni affronta con coraggio da lottatore insieme alla moglie, alle figlie e ai familiari tutti una malattia progressiva e terribile, la SLA, che gli ha tolto nel tempo l’autonomia, ma non la voglia e la forza di vivere.

Abbiamo pubblicato il suo diario di vita nell’intento di dare a tutti coloro che affrontano il cammino doloroso e tortuoso di una male progressivo e gravemente invalidante, il sostegno morale, il conforto di non essere soli, di poter pensare che la dignità di persona non è mai persa quando c’è nel cuore la consapevolezza che lo stesso esistere è un’opportunità unica per chi sa recepirla come tale.

Bernardino Orlando in questa sua biografia/testimonianza dice che la sua vita potrebbe sembrare un fiasco a vederla solo dal punto di vista del crollo della salute e delle capacità fisiche, ma nella sua realtà personale di uomo che si definisce “credente nella religione e nel prossimo”, egli ha la certezza che l’aver corso sempre, l’essere sempre stato disponibile nel fare il suo lavoro, bene e sollecitamente, andando incontro a tutti coloro che nel tempo hanno avuto bisogno di lui, lo ripaga di uguale moneta; per questo motivo non si sente solo e per quanto dura possa essere la sua vita, chi lo assiste, a partire dalla moglie e dalle figlie, per finire anche alle persone dell’ASL che lo curano, tutti, gli danno il conforto e la certezza che la vita è una cosa cara e meravigliosa.

Ilaria Celestini, critico letterario, poetessa e scrittrice, direttore editoriale di TraccePerLaMeta, nella sua prefazione parla in modo commosso e rispettoso di Orlando e di come le pagine della sua opera siano esempio della vera nobiltà del cuore. “Commuove l’anima e davvero qui il critico letterario sente il bisogno di inchinarsi davanti al racconto della fame, della fatica, del lavoro, delle prove che incessantemente hanno martoriato e forgiato l’anima di un uomo che, anche in mezzo ad ogni tipo di dolore, ha saputo mantenere la capacità di uno sguardo buono. Dino avrebbe avuto non uno, ma mille motivi per recriminare e maledire il destino, la sorte, la vita; invece benedice… Non si è lasciato abbruttire dalla vita; in psicologia la capacità di reagire costruttivamente alle avversità è definita resilienza: in questo senso egli è realmente un “campione della resilienza”…. La lettura di questo libro offre molti spunti di riflessione, anche sul piano sociologico: come eravamo negli anni 70 e 80? Dino ce lo ricorda con ironia, grazia e vivacità: è il tempo delle compagnie di amici, delle tavolate di parenti, degli scambi di auguri, della schiettezza di un bicchiere di vino e di un pasto consumato in semplicità e allegria”.

Dino Orlando scrive con il puntatore ottico un libro che è un inno alla vita e alla sua bellezza, ringraziando Tutto e tutti. Allora, come scrive Ilaria Celestni, “… tutti noi che crediamo nei valori dell’Uomo e della sua Dignità, nel nome di quel Dio che, come giustamente Dino ci ricorda, è con noi e non ci abbandona, siamo certi che la vita vera, già su questa Terra, prima ancora che nei cieli, è fatta di amore, di piccoli gesti di premura e tenerezza condivisi, di stupore e gratitudine; non di odio, di ambizione e di livore. …E come credenti, come lettori, e soprattutto come uomini, diciamo grazie a Dino per il dono di questa sua testimonianza, e ci stringiamo commossi in un abbraccio, per tutto quello che ci ricorda e che ci insegna”.

Bernardino Orlando
“Una vita da non dimenticare”
TraccePerLaMeta Edizioni, 2016

Anna Maria Folchini Stabile
Paola Surano 



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Una vita da non dimenticare

Collana Cinabro – Visual | Cultura e Società
Bernardino Orlando

[pagina web autore]

4.11.2016, 192 p., filo refe
Curatore: Ilaria Celestini
Prefazione: Ilaria Celestini
ISBN: 978-88-98643-77-6

TraccePerLaMeta Edizioni

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Traduzioni da Orazio, Persio, Giovenale e Marziale; esce “Poeti satirici latini” di Luciano Domenighini

Comunicato stampa

Luciano Domenighini con traduzioni eleganti e scorrevoli che permettono una lettura dei Classici piacevole e intensa, vuole fare memoria di scritti immortali il cui valore attraversa e trascende i secoli. I poeti tradotti sono quattro: Orazio, Persio, Giovenale e Marziale. I passi scelti evidenziano realismo e misura in Orazio, idealità e intransigenza morale in Persio, risentimento e sarcasmo in Giovenale, mimesi e umorismo in Marziale. Quattro modi diversi di fare satira, quattro registri, quattro coni di luce che illuminano e svelano, in modi diversi, la società della Roma del primo impero e vizi e virtù della natura dell’uomo che resta immutato nel tempo.


Poeti satirici latini

Collana Avorio – Saggistica
Luciano Domenighini

[Pagina Web Autore]

11.2.2019, 320 p., filorefe
Formato: 148×210 mm
Prefazione: Chiara Filippini
Postfazione: Niccolò Dell’Erba
Nota critica: Ilaria Celestini
Curatore: Ilaria Celestini
Direttore editoriale: Ilaria Celestini

ISBN: 978-88-85566-23-1

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Sole d’autunno – Concorso di poesia XVII edizione 2018-2019

Scadenza: 31 maggio 2019

Cinema Teatro Fratello Sole
Via Massimo D’Azeglio, 1
21052 Busto Arsizio (VA)

TEMA: NELLA CREAZIONE LA GRANDE BELLEZZA

“Guardarsi intorno e scoprire che accanto a noi vive la “Grande Bellezza”, misteriosa, affascinante, reale e irreale al contempo, con una energia impalpabile che entra nelle sfere magiche del nostro percepire. Ci inonda di meraviglie e di strade che si aprono all’improvviso su campi di grano e nuvole che si abbracciano. E’ uno spazio liquido nel quale la vita si immerge e ritrova pian piano quella pace che assapora un crescendo di sensazioni spalancate su orizzonti lontani. Ed ecco gemme di luce che si schiudono, onde che si rinfrangono spinte da una straordinaria energia di vita, sguardi profondi di bambini che afferrano l’infinito. Intuire il profumo di quell’immensità che respira dentro e lasciarla emergere, accarezzandola con grande umiltà e infinita gratitudine.”
Benedetta Sarrica

Parte anche quest’anno, con questo nuovo tema, il nostro Concorso di Poesia, giunto ormai alla XVII Edizione.

Ricordiamo che il Concorso è aperto a tutti, grandi e piccini, ed è diviso in tre categorie:

  • Sezione bambini: possono partecipare i bambini della scuola primaria
  • Sezione ragazzi: possono partecipare i ragazzi della scuola secondaria di I grado inferiore
  • Sezione adulti: possono partecipare tutti

Il tema è vincolante per la sezione Adulti ed è libero per le altre due sezioni.

Regolamento concorso: http://fratellosole.it/regolamento-concorso-di-poesia-2018-2019/

Scarica il pdf: Fratello-Sole_Concorso-poesia.pdf



museo_appenzellerL’Appenzeller Museum è nato nel 2009 come museo etnografico di famiglia.
Rapidamente si è espanso nello spazio e nella tipologia degli oggetti raccolti, anche grazie a numerose importanti donazioni.
Oggi copre, nelle sue varie sezioni, un’area di 300 mq con decine di migliaia di “pezzi”, che coprono i più svariati interesse, ed è ubicato nelle prestigiose ex scuderie del conte Puricelli a Lomnago.
E’ stato ideato e viene gestito dall’ingegner Liborio Rinaldi.
Il museo è oggetto di numerose visite da parte di privati, associazioni, scuole; su di esso sono stati fatti servizi da parte di La6, Rete 55 e recentemente da Varese News.
Nell’ampia corte si sono tenute rappresentazioni teatrali e si è svolto un raduno di Ferrari e auto d’epoca.

La Voce del Museo vuole essere un metodo veloce per raggiungere tutti contrabbandieri di cultura. Viene inviato mensilmente per e-mail.
Sul sito www.museoappenzeller.it viene creato un archivio storico con la possibilità di scaricare i singoli numeri.

Gennaio 2019, anno VII, numero 1

La Voce dell’Artista: Mario Bisaccia (pag.6)

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Pensieri di una gentildonna irlandese; esce “Alzo gli occhi verso i monti” di Ilaria Celestini

Comunicato stampa

I pensieri di una gentildonna irlandese che ha scelto di essere cittadina del mondo e di vivere con pienezza nell’amore.


Alzo gli occhi verso i monti
Appunti di viaggio nella vita

Collana Luce – Spirituale
Ilaria Celestini

[Pagina Web Autore]

13.12.2018, 86 p., brossura
Formato: 120×165 mm
Prefazione: Anna Maria Folchini Stabile
Postfazione: Paola Surano
Curatore: Anna Maria Folchini Stabile
Direttore editoriale: Ilaria Celestini

ISBN: 978-88-85566-28-6

TraccePerLaMeta Edizioni

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Il coraggio di mettersi in gioco e di scoprirsi scrittori; esce “Ho perso molti treni” Autori Vari – Licei Manzoni di Varese

Comunicato stampa

Questo libro è una raccolta di racconti scritti dagli studenti dei Licei “Manzoni” di Varese; è dedicato a tutti i ragazzi che hanno avuto e avranno il coraggio di mettersi in gioco e di scoprirsi scrittori!

A tutti voi questo libro vuole ricordare che tentare è sempre uguale a vincere contro la paura di perdere; ha avuto il grande apporto di impegno e lavoro della Dirigenza e del corpo insegnanti dei Licei “Manzoni” di Varese e di tutti gli insegnanti che ogni giorno mettono passione e amore nel proprio lavoro, in particolare delle professoresse Alessandra Leonardi, Silvia Pesetti e Antonella Visconti per l’impegno e la volontà di continuare nel progetto della Prof. Cristina Basili, prematuramente scomparsa, che sicuramente sarà orgogliosa di ciò che i suoi ragazzi hanno scritto.


Ho perso molti treni

Collana Arancione – Antologie
Autori Vari – Licei Manzoni Varese

13.12.2018, 162 p., brossura
Curatore: Laura Basili
Direttore Editoriale: Ilaria Celestini

ISBN 978-88-85566-27-9

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Tracce di Cultura – l’Inform@zione OnLine – Rosanna Cavazzi: dalla scuola alla scrittura, una vita dedicata all’educazione

Leggere Rosanna Cavazzi significa avere sempre la certezza che i suoi messaggi educativi emergeranno dalle pagine dei suoi libri e avranno lo scopo di migliorare il nostro modo di vivere e di intendere la vita.

Legnanese di nascita, Rosanna Cavazzi abita a Busto Arsizio ed è conosciuta da molti come insegnante di Matematica e Scienze per aver insegnato per anni nelle scuole statali locali, ma coltiva da sempre l’amore per la letteratura e scrive racconti e romanzi che l’hanno portata alla ribalta dei premi letterari in tutt’Italia grazie alle sue opere pluripremiate ovunque.

Di carattere schivo e riservato, può passare inosservata a chi si aspetterebbe di incontrare un personaggio roboante e pieno di sé.

La professoressa Rosanna Cavazzi, invece, è di poche parole, gentilissima nel modo di porsi, sorridente, pronta all’ascolto, ma essenziale, precisa in ciò che dice e vuole comunicare, qualità tutte che le vengono sia dalla sua professione – e che danno a chi la incontra la sicurezza di avere innanzi un punto di riferimento educativo e conoscitivo – sia dal carattere di persona attenta al mondo e a ciò che la circonda.

Abbiamo chiesto a Rosanna Cavazzi, la signora del romanzo di Busto e dintorni, in occasione della presentazione presso Busto libri – Libreria Boragno il 14 dicembre alle ore 17.30, di parlarci del suo modo di intendere la scrittura e il significato del suo scrivere.

Un’autrice donna per romanzi in cui le protagoniste sono donne: quanto la sua vita personale ispira e “condiziona” le trame dei suoi romanzi?

Sicuramente la mia vita ispira un poco le trame dei miei romanzi, infatti io credo molto all’amicizia e all’onestà, valori che sono sempre presenti nei miei scritti. Inoltre, se posso azzardare, io penso che se le donne governassero i vari Paesi, avremmo un mondo migliore.

Le figure maschili co-protagoniste hanno a loro volta il timbro della sicurezza e della rettitudine morale conquistata attraverso lo studio, l’impegno personale e il lavoro. Quali figure incontrate nella sua vita la ispirano e quanto?

Sicuramente mio padre perché, pur avendolo perso molto presto (avevo solo 10 anni), mi ha trasmesso quei valori, come l’onestà, la rettitudine, l’impegno nello studio e nel lavoro, sempre presenti nei miei romanzi. Inoltre, mi ha insegnato a sognare e ad amare la natura in tutte le sue forme. Tutti valori che ho cercato di trasmettere a mio figlio e ai miei studenti.

Il registro narrativo del suo racconto è pacato, ma le vicende vissute dalle protagoniste sono forti e intense. Come riesce a modulare vicende narrate e caratteri dei personaggi?

Le vicende narrate sono frutto della mia fantasia, già spiccata fin da piccola (grazie sempre a mio padre) anche se alcuni episodi, come quelli divertenti della vita scolastica, sono veri. Riguardo alle protagoniste mi ispiro un po’ al mio carattere, positivo anche se riservato. Diciamo che in tutti i miei romanzi c’è qualcosa di me.

La scrittura è diventata un impegno a tempo pieno per lei e i suoi romanzi godono di premi in ogni concorso per narrativa edita dovunque in Italia vengano presentati.Quale premio conseguito e per quale romanzo l’ha particolarmente soddisfatta e perché?

Sicuramente “L’albero di Giulia” per il quale ho vinto il secondo premio al concorso nazionale “Nero su Bianco – Mino De Blasio” di San Marco dei Cavoti, romanzo che gli studenti del liceo classico del luogo hanno gradito moltissimo e questo mi ha reso immensamente felice perché il mio intento era proprio quello di trasmettere ai giovani il messaggio della bellezza della vita, vita che passa da una generazione all’altra, nonostante le avversità che si potrebbero incontrare sul proprio  lungo cammino nel divenire adulti. Infatti, l’albero non deve essere inteso come essere vegetale, bensì come trasmettitore di vita.

Qual è il messaggio di vita ed etico che desidera trasmettere e quali sarebbero nel suo desiderio di scrittrice i destinatari privilegiati tra i suoi lettori?

Il messaggio che vorrei trasmettere, particolarmente ai giovani, è quello di non arrendersi mai di fronte alle vicissitudini della vita e di non abbandonare per nulla al mondo i propri sogni, purché li si persegua onestamente, senza prevaricare gli altri. Il mio motto è: “La vita è meravigliosa e va vissuta fino in fondo”.

Quale domanda tra le tante che le vengono poste nelle interviste, non le è stata ancora fatta e desidererebbe che un intervistatore le ponesse?

Non saprei cosa rispondere. Forse: “voi provate a farmi la domanda e vedrò se sono in grado di rispondervi”.

Ricordiamo i romanzi già pubblicati da Rosanna Cavazzi per i tipi di TraccePerLaMeta Edizioni: – L’albero di Giulia, 2016; La stagione dei sogni e delle rose, 2017; Angiolina – Oltre l’amore, 2017; La perseveranza del ragno, 2018.

Con altri editori la scrittrice aveva pubblicato ” Piccole storie di uomini e animali” (2014), Favole per tutte le stagioni (2014), ” Residenza azalee” (2016).

La scrittrice Rosanna Cavazzi incontrerà i suoi lettori Il 14 dicembre prossimo in occasione della presentazione del suo ultimo libro “La perseveranza del ragno”,TraccePerLaMeta Edizioni, presso Busto libri – Libreria Boragno , via Milano 4alle ore 17.30

Ingresso gratuito

Anna Maria Folchini Stabile
Paola Surano 



La perseveranza del ragno
di Rosanna Cavazzi

[Pagina Web Autrice]

Collana Oltremare – Narrativa

Prefazione: Ilaria Celestini
Curatore: Ilaria Celestini
Direttore editoriale: Ilaria Celestini
20.6.2018, 216 p., brossura
Formato 138×216 mm
ISBN 978-88-85566-19-4

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Autrici di TraccePerLaMeta Edizioni vincitrici di premi

Rosanna Cavazzi e Maria Luisa Luraghi (nella foto) a Firenze, sabato 1° dicembre 2018, alla premiazione del concorso “Firenze Capitale d’Europa” ricevono rispettivamente il terzo premio con il libro “Angiolina” e la menzione d’onore per il libro di poesia “Il cofanetto blu“; Rosanna Cavazzi aveva ricevuto coppa e pergamena durante la cerimonia di premiazione di domenica 11/11/2018 svoltasi nel palazzo della Cancelleria di San Gimignano. Il libro in concorso era “L’albero di Giulia” per il quale il presidente della giuria ha fatto i suoi complimenti per il messaggio di positività che trasmette.




Angiolina – Oltre l’amore
di Rosanna Cavazzi
[Pagina Web Autrice]

Il cofanetto di velluto blu
di Maria Luisa Luraghi
[Pagina Web Autrice]

L’albero di Giulia
di Rosanna Cavazzi
[Pagina Web Autrice]

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museo_appenzellerL’Appenzeller Museum è nato nel 2009 come museo etnografico di famiglia.
Rapidamente si è espanso nello spazio e nella tipologia degli oggetti raccolti, anche grazie a numerose importanti donazioni.
Oggi copre, nelle sue varie sezioni, un’area di 300 mq con decine di migliaia di “pezzi”, che coprono i più svariati interesse, ed è ubicato nelle prestigiose ex scuderie del conte Puricelli a Lomnago.
E’ stato ideato e viene gestito dall’ingegner Liborio Rinaldi.
Il museo è oggetto di numerose visite da parte di privati, associazioni, scuole; su di esso sono stati fatti servizi da parte di La6, Rete 55 e recentemente da Varese News.
Nell’ampia corte si sono tenute rappresentazioni teatrali e si è svolto un raduno di Ferrari e auto d’epoca.

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Dicembre 2018, anno VI, numero 12

La Voce dell’Artista: Liliana Speziale (pag.8)

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