“Divoratori” di Rossana Atzori
Recensione di Sandra Carresi
Una poetica che mi ha affascinata molto, nello stesso modo che può affascinare il quadro di un dipinto che ti attrae ma che non riesci bene a mettere a fuoco. Lo guardi, lo osservi, esci e torni indietro perché ancora non ne sei sazia.
Per me che vivo in pieno Autunno e che a giorni intravedo l’Inverno senza assaporarne il suo fascino, ho piena memoria della Primavera pazzerella ed è forse proprio in questa luce che Il libro – Divoratori – prende forma nella sua anima e nella sua corsa quotidiana.
Divoratori del pensiero, del passato, degli oggetti che hanno anima, colori, ricordi e anche odori.
Correre per cercare di vivere il più possibile una vita che certamente sappiamo non essere eterna, eppure sapersi soffermare sulla bellezza della natura, sulla terra, sugli affetti solo in un certo senso non presenti, ma fissi dentro di noi, pronti anche al dialogo o ad un monologo, certi che dall’attesa, scaturisca speranza.
Divorare la vita, forse per distrarre la morte, anche con la musica nel cuore, lasciando qualcosa di se stessi e non solo, anche di risvegliarsi in altre vite e ricordare…
Sandra Carresi
Firenze, 25 febbraio 2016
Divoratori
Collana Indaco – Poesia
Rossana Atzori
10.2.2016, 60 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-59-2
TraccePerLaMeta Edizioni
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