1° Concorso Internazionale Bilingue “TraccePerLaMeta”
“Camminatori, gitani e nomadi: la cultura itinerante”

Poesie – Narrativa – Saggistica

PREMIAZIONE 11 MAGGIO 2013 – FIRENZE

Sede Arci – Casa di Lorenzo Ghiberti, piazza dei Ciompi, 11
11 maggio 2013 ore 16:00.
Con la straordinaria partecipazione di una ballerina di Flamenco.

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Sezione Poesia in lingua italiana

1° Classificato

  

ANDALUCĺA di Davide Toffoli

Tra spumose e lucide scie di mare
scorre un’aria di deriva leggera,
mentre un rapido sole ancora fresco
osserva, silente, sull’orizzonte
l’incresparsi scintillante delle onde.

Qui non esistono strade, ma tracce
appena evidenti di antichi approdi.
È nei modi di perderti
che realmente
ti trovi…
Getti sassi in acque calme
per riconoscerne i facili passi,
sinuosi e docili sull’eco ondosa.

Inevitabili e labili sponde…

Sondi, muto, gli attracchi plausibili.
Voli, radente, indagando con gli occhi
quest’aria estrema di luce confusa.
Ogni istante è un labirinto da sfidare.
Ogni incanto, occasione indelicata
di inseguire ogni misero abbraccio…

In un attimo, appena verso riva,
un’altra barca girata su un fianco.

In alto, sulla roccia, il pueblo blanco.

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2° Classificato

  

POETA IN CAMMINO di Benedetta Sarrica

Ti vedo poeta
quando sorpreso esplori
le tue pareti di spiga
sorridi all’ape che ti cerca
e le gocce
riaccendono i tuoi petali.

Ti sento
quando cerchi il silenzio
nell’aria che sfiora le tue ali,
riconosco la tua fragile forza
vivente
nell’universo che sei.

Nulla e tutto, a tua scelta.

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3° Classificato

  

OSSIMORO AFRICANO di Piero Saguatti

C’è un po’ d’Africa che risale dalle dune polverose
per diventare fiume di magma espanso

nell’ossimoro puntato ad occidente
c’è un pizzico di sabbia calda e un sorriso gelido impotente

proprio ora che qua le piazze diventano savana
ed il lavoro nero, un mondo di paludi putrescenti

nudi i loro corpi e scuri come il sangue prezioso
di quella terra secca, portato via da altri

utile a coprire con abiti firmati
la pelle pallida e lucida dei marmi

ma l’onda torrida africana
insegna che nell’imponderabile marasma di correnti
tutto può cambiare e ribaltarsi

così quel che ora è terra fertile
domani ospiterà tra le crepe aride gli artigli
affilati, capaci di andare a fondo nelle carni

chi oggi è schiavo di un gioco troppo sporco per lavarsi
avrà a sua volta i polsi liberi da immergere dentro alle sorgenti

questo racconta il cammino dell’uomo
questo si legge sulle orme trasparenti della storia, nel suo farsi.

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Segnalati dalla Giuria

  

PENELOPE di Ada Neri

Partii…
senza rendermene conto
senza desiderare
quella partenza.
All’improvviso
lasciai l’isola
la casa
l’amore…
Ed ora
lavoro
disfo e
aspetto il ritorno.
È questa attesa che rende il viaggio
sereno nel tempo che è passato…
Mai vi ho lasciato
l’abbraccio lo sento ancora
il profumo dell’isola non mi abbandona.
Io ancora dimoro lì…
lì…
ho lasciato l’anima
il cuore
che mi riprenderò
quando ritornerò per sempre…
come se il tempo
non ci fosse appartenuto.

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LA DANZA di Annalisa Soddu

Ragazzina costretta a tendere la mano
per una moneta, in cambio della vita;
vestita di colori rubati ad altre terre,
i capelli inanellati di scintille di sole.

Ragazzina che vendi la tua danza
per un frammento d’ora di sospiri;
ospiterai ventri sconosciuti
per pochi spiccioli, nelle pieghe delle tue lunghe gonne.

A chi lascerai i tuoi anni,
quando i troppi figli ti avranno lacerata
e avrai sulla pelle ambrata i graffi del tuo uomo;
chi si specchierà nel pozzo profondo dei tuoi occhi scuri.

Nelle tue figlie avverrà la tua storia.
La tua anima nomade accompagnerà i loro passi;
nuovi fiori sbocceranno dalla tua pianta avvizzita,
senza catene sarà la loro libera danza.

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Segnalati dalla Giuria

ANCH’IO SENTO LA FAME di Pietro Baccino
I VIAGGI FRANTUMAVANO LE ZOLLE di Manuela Magi
A CESARE DIEGOLI di Tullio Mariani
LE COMARI MUTE di Alessandro Moschini
…IN CAMMINO VERSO IL SONNO… di Benedetta Sarrica
META LONTANA di Annamaria Stroppiana Dalzini

Menzione speciale Strambotto

  

VIANDANTE di Amalia Ercoli Finzi

Cammino per le strade e non mi accoro
d’aver lasciato beni, casa e amore
perché tutte le cose di valore
io me le porto appresso e le assaporo:

del giorno il riso e il pianto all’imbrunire,
il respiro del vento e del dolore,
la memoria di quel magico colore
che hanno i sogni prima di svanire.

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Menzione speciale Poesia a carattere religioso

  

SULLA VIA DI DAMASCO di Anna Scarpetta

Eri sulla via di Damasco, galoppavi veloce, assieme ad altri,
sul tuo cavallo bianco. Nell’aria vibrava forte il rumore degli zoccoli.
Eri in cerca di cristiani, da scovare, da prendere e incatenare
Tu, soldato Paolo, a quel tempo, eri il terrore del cristianesimo.

Correvi, coi tuoi soldati, sulla via di Damasco, con la furia di arrivare,
con la spada stretta nella mano. Gli zoccoli affondavano il peso,
nella polvere, i cavalli si lanciavano impetuosi, nei luoghi di contrade,
come il vento di passaggio, sferzante, coi colpi delle lance.

Una luce folgorante, dal cielo, scese fin dentro i tuoi occhi
e li accecò. Così, tu cadesti da cavallo sotto gli occhi increduli
dei tuoi compagni, di ventura. Ignari, di ciò che ti stava capitando,
in quel momento. Incapaci di comprendere questo strano evento.

Eri dolorante, a terra, e con le mani coprivi le cavità degli occhi.
Il buio della cecità li aveva ormai trafitti, eri incapace di rivedere
la stessa luce. Quando una voce ti raggiunse chiedendoti più volte:
“Paolo, Paolo, perché mi perseguiti, io sono il Cristo”.
Nessun altro attorno a te, Paolo, poteva udire quella voce.

Egli ti cercò e ti parlò, attraverso quella luce folgorante.
Ti disse, poi, cosa fare per riacquistare di nuovo la tua vista.
Il Cristo venne al mondo squarciando veli d’odio, dì un credere pagano,
sciolse poi la fuliggine del tempo, per solcare sentieri lunghi
nel cuore dell’umanità, col seme della sua infinita storia.

Tu, Saulo di Tarso, scegliesti di diventare Paolo, il discepolo di Cristo.
Così testimoniasti la sua fede: da Gerusalemme a Roma,
come ti fu chiesto,
abbracciasti la sua croce, portando in giro, ovunque, la Sua parola.

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Menzione speciale Sonetto

  

A CESARE DIEGOLI di Tullio Mariani

Scorrevamo i tracciati della vita
come fieri gitani delle idee
dai lidi di Provenza alle maree
di vento e spighe di Castiglia antica.

Con stocchi acuti d’ironia impudica
castigavamo le prosopopee
e azzannavamo duro alle trachee
lupi, iene e ogni belva travestita.

Dove sei ora? Ti starai annoiando.
Tutto perfetto, tutto senza falla,
tutto leziose arpe e eterei veli.

Tienimi posto, amico, sto arrivando!
con la santa ironia e la giusta balla
faremo piangere anche i sette cieli.

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Menzione speciale Acrostico

E ORA… SI VOLTA PAGINA! di Paolo Carazzi

Forza ragazzi si volta pagina e anche questa è già fatta,

Radente a volo d’uccello, oltre l’ostacolo, or s’attacca!

Addio vecchie mura della mia beata e dolce infanzia,

Nuova vita mi attende che il tempo decide e stanzia;

Certo, improvviso sussulto mi urta e scuote con furore,

Esaltando i ricordi che sempre porterò dentro il cuore,

Salvando tutt’i miei momenti sia di gioia sia di dolore.

Canto alla vita, alla nuova vita che con forza avanza,

Armata di volontà, pronta ad affrontarla ad oltranza!

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Selezionati per la pubblicazione

  

LA MIA STRADA di Sabina Biasuzzo

La mia strada procede diritta,
il cammino sembra ancora lungo,
da quel che vedo.

Ogni tanto incontro qualcuno,
che percorre un tratto
insieme a me.

Poi ad un incrocio
ci si divide..
…tante volte senza
nemmeno salutarsi.

Chi mi accompagnerà allora?

Non certo mio figlio,
lui prenderà il suo sentiero
tra breve.

Speravo fossi tu
ad accompagnarmi…

Ma m’accorgo che
le nostre strade scorrono parallele,
per un tratto né lungo né corto,
ma sono sempre distanti…

Beh, ti saluto allora..
…io vado avanti…
ho ancora tanta strada da fare…

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POETA, VIANDANTE DI OGGI di Mariagrazia Bellafiore

Oggi
come ieri,
vagano
i miei pensieri.
Ed io,
come i viandanti,
avvezzi alle dolci note
al favellar,
che chiede sempre,
un posto
con fragore,
non posso far altro
che ascoltare
e parlare,
con la voce
del mio
cuore!

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ZINGARA di Cettina Lascia Cirinnà

Una mano sconosciuta sceglie il destino
io… con la mia vita
tu… zingara.
Ogni giorno ti vedo
seduta, ferma, immobile, rassegnata
sul ciglio della strada…
guardo i tuoi occhi lucenti
ammiro il tuo sguardo fiero
i capelli lunghi, corvini
raccolti sul collo
la pelle bruna, compatta
senza segno alcuno
vittima inconsapevole
orgogliosa testimone
di culture antiche, itineranti
identità lontane di anime circensi
un brivido scende lungo la schiena
mi sembra di sentire le note di un violino tzigano
che stridono nell’aria e accompagnano
il ricordo di un amore lontano… dimenticato.

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ANCORA AVANTI di Verusca Costenaro

Ai bambini nel limbo.

Occhi sollevano ciglia nero pece quand’io appaio sul selciato.
I ciottoli bianchi contro i volti scuri.

Il vostro viaggio inizia assieme al mio.

Ma io non cavalcai onde di timori ancestrali,
acque che non chiariscono
e smarriscono incroci di destini bui.

Il sapore del sangue voi lo beveste, io no.

Esili e sorridenti di speranza,
andate ancora avanti,
voi che arrivate da terre di fuoco
nella terra di mezzo,
anime snocciolate a freddo
e riempite di neonate forme.

Occhi bevono la mia presenza,
voci cercano il mio saluto
zoppicando parole nebulose.

Punti di sospensione
ammucchiati nel limbo,
andate ancora avanti
andate ancora a capo,
a riscriver nuove linee di vita.

Dov’è la Casa, dov’è la Madre, dov’è la Lingua
lo scoprirete in sguardi e sillabe di chi vi accoglie accanto.

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VIAGGIANDO di Veronica Liga

Una nomade senza tribù
Col cervello – uno zaino blu,
Raccogliendo trovate, regali, trofei
Che saranno perduti, buttati – o miei…

Li riaggiusteranno
le scosse del viaggio;
Si purificheranno –
Ma non sia un lavaggio!

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MUSICA di Tiziana Guzzeloni

Sono rimaste solo le chiavi di violino
su questo foglio.
Del pentagramma, neanche più un rigo.
Sono volate via le note
e adesso
volano leggere sopra la mia testa
come supposizioni molli
in questo mio non riuscire a dormire.
Solo le chiavi di violino.
Sinuose e delicate,
non sembrano madri con un bimbo in braccio?
Si aggirano sperdute sul mio foglio
e compongono figure strane in cerchio,
in composizioni floreali.
Che cosa fanno da sole queste chiavi di violino?
Sono segni belli, ma da sole che valore hanno?
Le guardo con amore e le raccolgo nel palmo della mano.
Le inghiotto.
Speriamo che mi facciano dormire…
Invece danzano e tintinnano nella mia pancia e domani, lo so già
mi sveglierò ancora con la stessa musica in testa.

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SEMPRE ASSETATO di Massimo Rozzi

La notte un altro tassello
inserito nel lungo puzzle che
la vita mai vuole finire.

Percorsi sempre nuovi le gambe
percorrono alla ricerca di placare
la sete di sapienza inconscia.

Beni materiali che adottiamo, simbolo
del nostro quotidiano bisogno di
incamerare memorie positive dalla vita.

Intimamente un altro percorso prosegue,
l’incessante ricerca della verità,
la infinita battaglia sul credo.

Domande dove mai trovi risposta,
fuggevoli quei colloqui dell’intimo,
quando sollevato ti tuffi pregando.

Sempre assetato continui il cammino,
percorrendo una strada senza fine,
in compagnia delle tue paure.

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CAMMINO MENTALE di Luciana Colliva

Tutti siamo mentalmente nomadi
La vita è un itinerante viaggio
percorri con le persone
tratti di cammino
entri nei loro cuori
gioiosi attimi eterni
che si trasformano
in profumati ricordi
ricercare l’essenza
dello spirituale cammino
non cessa al calar del sole
troppe le cose da imparare
l’energia per continuare
la catturi dalla felicità impossibile
che ti sprona a sperare
in un domani sempre migliore
nel compimento della agognata meta
assurdo cammino quasi utopistico
ma realmente voluto
per percepire il senso profondo
della vita.

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LA MORTE NEL RICORDO di Dario Ramponi

Il vento mi cullava nei giorni andati
leggero come una piuma trasportata
andavo per la via
Raggi dorati dal cielo blu cadevano
un piacere per il corpo e lo spirito
esser cullati nella brezza
Ma ora che questo sembra essere lontano
gambe pesanti m’incatenano al terreno
mentre un cielo grigio m’incappuccia
inarcato come un vecchio tronco al vento
il gelo nelle ossa dell’uomo
che nel sentiero si trascina a stento
l’angoscia lo cinge
e la coscienza sulle spalle
il collo gli costringe
è una pena respirare quest’aria ostile
mentre questi giorni senza gioia non sembrano finire

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FINZIONE di Vania Panizza

Cammino in questi anni,
cammino ma son ferma;
forse in circolo mi muovo
perché torno alla partenza.
Giorno dopo giorno
la terra ti sommerse,
la montagna ci divise,
il destino ci beffò,
ed io persi gradualmente
l’amore intorno a me.
Il silenzio urla
la mia necessità
e in questa lacrima racchiudo
il dolore e la speranza
mentre ancora vagabondo qui.
Lo so, m’inganno di vedere
il prato, il mare, le colline
eppur tremano le ciglia
chiuse come gli occhi
al mondo, tempio delle pene
che patii, vagando.
M’inganno, ora lo so dire
e sincera ammetto
la mia futile illusione:
non cammino in questi anni,
non cammino perciò son ferma;
lo so, ho eluso la mia tripla morte:
quando tu moristi,
quando tu andasti,
quando tu non dovevi stare qui.

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Sezione Narrativa in lingua italiana

1° Classificato ex-aequo

  

LE STRADE DEL CUORE di Alessandro Fiorentino

COMMENTO DELLA GIURIA

Interpretazione e considerazioni a margine di un brano di Vangelo: così si potrebbe definire questo racconto, ma lo stile, i tempi della narrazione e la ricerca lessicale ne fanno un testo di grande interesse e di sottile fascino. L’autore ha saputo entrare nell’animo e nella mente della gente semplice e ha dato voce alla delusione, alla desolazione e alla paura seguita alla morte in croce di Gesù. Ha saputo trovare, invece, le parole per esprimere lo stupore e la gioia degli uomini di fronte alla scoperta della resurrezione attraverso la vicenda di due uomini del tempo, nella regione di Gerusalemme che adombra il cammino di Fede di ogni uomo, in ogni tempo.

1° Classificato ex-aequo

  

Pola: II fascino sottile di una terra non più italiana
di Rosanna Milano Migliarini

COMMENTO DELLA GIURIA

Ben scritto e incisivo, il testo ha del saggio la precisione delle citazioni e degli approfondimenti storici; del racconto ha la partecipazione emotiva, la passione che scaturisce da ogni parola. La storia di Pola è la storia stessa dell’autrice ma anche dell’umanità intera. E non “panta rei”, come sottolinea l’autrice, al contrario, tutto rimane: fatti millenari, radici profonde che sono impresse nelle sue pietre e nell’animo di chi vi ha abitato o che solo vi è nato; fatti recenti, impressi a fuoco nell’anima di chi li ha vissuti. Quel sentimento “nomade”, quel sentirsi “esule” a vita così ben descritti nel racconto ricordano che, spesso, la “Storia” passa sopra e ignora la “storia” di ciascuno per ragioni ignote e connivenze o segrete vergogne, creando e perpetuando sofferenze quotidiane che si stemperano solo attraverso i “ricordi che determinano il movimento dell’anima… un ciclo che ricrea e aggiusta nonostante la lontananza e la nostalgia”.

2° Classificato

  

CAMMINO D’ATTORE di Silvia Giacomini

COMMENTO DELLA GIURIA

Poetica descrizione del “viaggio” di un attore di strada che se ne è andato: alla fine del suo cammino si accorge-o spera- di aver letteralmente seminato la sua arte (rappresentata dai suoi vestiti di scena portati in giro dal vento) e di aver lasciato tracce del suo passaggio, non a coloro che l’hanno rifiutato, indifferenti, o ascoltato distratti ma a coloro -i bambini- che, soli, con la loro innocenza e la loro capacità di stupirsi possono accogliere la sua eredità di sogni e fantasie.

3° Classificato ex-aequo

  

LA SANTA CRUZ di Nicolina Ros

COMMENTO DELLA GIURIA

27 Agosto 1950, una nave porta un uomo lontano dalla sua terra, attraversa l’Atlantico, andrà in un altro mondo, in Uruguay e lì, ci rimarrà per 57 anni.

La solitudine di un uomo che attraversa L’Atlantico portando con sé sentimenti antichi come l’amicizia e gli affetti più cari sapendo di ritrovarli solo in fondo al cuore. Un racconto pieno di nostalgia, ma occhi e anima sono tuttavia attenti e in ascolto al cielo, che è ovunque sempre lo stesso: la medesima luce e le stesse ombre misteriose.
Mentre pensieri oscuri agitano la mente, una bestia oscura e antica manifesta la sua presenza.: la fame, placata con un piccolo espediente; tutto serve per far tacere il malessere, poi… un incontro stupendo: un branco di delfini. Una musica che placa l’anima, un buon auspicio per quel “nuovo” misterioso che un giovane dovrà affrontare con le proprie forze, e che tanti italiani, con coraggio, in un passato, neppure tanto lontano, sfidarono, raccontando oggi sulla carta, la loro memoria.

3° Classificato ex-aequo

  

DIARIO DI UNA MATTINA D’ESTATE di Annalisa Soddu

COMMENTO DELLA GIURIA

Un racconto reale che dà l’opportunità di sognare quello che forse si può realizzare, un mondo migliore, cioè, dove la gente si incontra, regala le proprie emozioni, racconta e insegna con amicizia, semplicità e lealtà la propria cultura, senza ruberie, né secondi fini.

Un mondo, oggi, che ci ha portato, non a caso, a diffidenze anche a priori, non per egoismo, né per il sentito dire, ma purtroppo per realtà conosciute anche sulla propria pelle, eppure… non dobbiamo smettere di credere in quella realtà diversa, dove la gente, da qualsiasi angolo sia la propria nascita, sia umana, degna del significato di questa parola, con la propria integrità morale e dignità, che da un semplice gesto di amicizia, sappia in seguito, scaturire quella maturità di scambio culturale che è, poi, il semplice sogno del Mondo, per vivere, semplicemente, la Vita, per giungere, da una mattina d’estate in spiaggia, forse anche inizialmente monotona, all’arricchimento dell’anima.

Crederci, è lavorare anche portando alla luce, la propria positiva esperienza.

Segnalati dalla Giuria

  

L’ULTIMO OSTAGGIO di Gianluca Papadia

COMMENTO DELLA GIURIA

Il racconto si snoda con una trama da romanzo giallo -che non sveleremo- e, con una buona tensione narrativa, giunge a un epilogo non prevedibile, riuscendo a sorprendere il lettore.

Segnalati dalla Giuria

LUNGO IL FIUME di Mirko Castellan
LA MIA ORMA di Rita Mazzon
50 GRAMMI DI CAFFÈ E UN ETTO DI ZUCCHERO IN VIAGGIO NEL TEMPO
di Annamaria Stroppiana Dalzini

 

Sezione Saggistica in lingua italiana

Segnalato dalla Giuria

  

Torquato Tasso «peregrino errante» di Francesco Martillotto

COMMENTO DELLA GIURIA

Martillotto in questo breve, ma significativo saggio su Torquato Tasso, autore sul quale ha dedicato e dedica tutt’oggi grande attenzione, analisi e studio mette in luce la componente “errante” o girovaga del poeta e con essa anche quella di alcuni personaggi delle sue opere. Viaggi fisici, spostamenti, peregrinazioni, ma anche viaggi mentali, stati d’allucinazione e di spiazzamento, di divagazione e di ricerca.

 

Sezione Poesia in lingua spagnola

1° Classificato

  

UN DÍA, MANO EN LA MANO di Alberto Arecchi

Un día, mano en la mano,
iremos juntos a Samarcanda,
la ciudad blanca
de cúpulas doradas,
rica de telas, especias, oro y camellos.

Será una larga caminata
bajo un cielo de color turquesa
y lapislázuli,
en la brisa que cálida desciende
desde las montañas del norte.

Samarcanda nos espera
al final del trayecto.
Ya no es la legendaria ciudad.
Oro desvanecido, mercado mudo,
sienten los muros el peso de los años.

Refrescaremos el oro,
renovaremos las fuentes
que suministran leche y miel
y plantaremos flores de colores
en las grietas de las paredes blancas.

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2° Classificato

  

A DOS AGUAS di Susana Alejandra Ramírez

A dos aguas,
como las cubiertas de las moradas
mirando a dos puntos cardinales
opuestos.
Con dos vistas,
por una recibiendo fulgurante a Febo
por la otra dejando escapar las luces
póstumas de vida.
A mitad del camino,
un sendero nítido, consabido
y otro que parte difuso
hacia el horizonte.
En dos tonos,
blanco luminoso a un lado
oscuro, negro y cerrado
al otro lado.

Pero los grises…
también existen,
caminan junto a mí
por la cornisa.

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3° Classificato

  

PREGUNTAS di Annamaria Stroppiana Dalzini

¿Tendré conciencia del viaje?
¿Llevaré maletas y equipaje?
¿Cuál será el transporte?
¿Llegaré cansada?

¿Quién me espera
abrirá la puerta
o con el dedo me indicará otro camino?
¿Festejaré con amigos y familiares
o seré sólo luz?

…………

Y todo esto ¿cuándo?

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Segnalati dalla Giuria

Ángeles Caídos di Miguel Ángel Bahamondes Gutiérrez
ENTRE TUS BRAZOS di Sergio González González
AMOR CROMÁTICO di Bernal Vargas Villalobos

 

Sezione Narrativa in lingua spagnola

Selezionati dalla Giuria

Desesperadamente inútil di Miguel Ángel Bahamondes Gutiérrez

Comentario del Jurado
COMMENTO DELLA GIURIA

La crónica de un detallado viaje en el profundo de Sur America, en Chile, es documentada en esto relato con una atención descriptiva capaz de generar en nuestras mentes diapositivas continuas que se suceden entre ellas de manera lógica y nunca banal.
El viaje en avión, la canícola a trechos sofocante, a trechos aliviada por un leviano viento, el clima familiar de la casa de los tíos, los recuerdos de la feliz infancia con los primos, son todos elementos que costituyen el sustrato e introducen al real motivo de la narración: el sentido de miedo y de desolación por la desaparición de una persona que, después de varias investigaciones, nunca será encontrada. Hay una atmosfera de misterio y de felicidad rayada que en el protagonista causeran un dolor pietrificado en los años a seguir.

La cronaca di un dettagliato viaggio nel profondo del sud America, nel Cile, è documentata nel racconto qui presente con un’attenzione descrittiva capace di generare nella nostra mente diapositive continue che si susseguono tra loro in maniera logica, ma non banale.
Il viaggio in aereo, il caldo a tratti soffocante a tratti mitigato da un lieve venticello, il clima familiare nella casa degli zii, i ricordi della felice infanzia con i cugini, sono tutti elementi che fanno da substrato e immettono al reale motivo della narrazione: il senso di paura e desolazione per la scomparsa di una persona che, dopo varie ricerche sul campo, non verrà mai più ritrovata. C’è un’atmosfera di mistero e di felicità scalfita che causeranno nel protagonista un dolore pietrificato negli anni a venire.

EL SHOW di Chiara Grillo

Comentario del Jurado
COMMENTO DELLA GIURIA

El lábil confín entre realidad y surrealismo implica en el lector una interpretación personal de la historia aqui contenida donde los acontecimientos de una familia se injertan con los caricaturescos y casi carnavalescos de los cuatro muñecos de barro. A partir de sencillos bibelots enpolvados y olvidados, los cuatros “elementos” cogeran vida propia tanto que actuerán como cantores de músicas de sueño. Un viaje entre el sueño y la realidad donde la humanización de lo inhumano y la heterogenidad de los buenos sentimientos serán los dueños indiscutidos.

Il labile confine tra realtà e surrealismo chiamerà in causa il lettore che sarà tenuto a dare una sua interpretazione alla storia qui contenuta dove le vicende di una famiglia si innestano con quelli caricaturali e quasi carnevaleschi dei quattro “muñecos de barro”. Da semplici suppellettili dimenticati e ormai vecchi e impolverati, i quattro “elementi” prenderanno vita propria tanto da rendersi protagonisti di musiche sognanti. Un viaggio tra sogno e realtà dove l’umanizzazione dell’inumano e l’eterogeneità dei buoni sentimenti fanno da padroni indiscussi.

Elenco autori presenti sull’antologia del premio letterario:

Nicola Andreassi, Alberto Arecchi, Pietro Baccino, Elisabetta Bagli, Miguel Ángel Bahamondes Gutiérrez, Luigi Balducci, Mariagrazia Bellafi ore, Sabina Biasuzzo, Lucia Bonanni, Donatella Calzari, Paolo Carazzi, Fiorella Carcereri, Daniela Casazza, Mirko Castellan, Marilisa Cavion, Fabio Clerici, Luciana Colliva, Sara Costantino, Verusca Costenaro, Claudia Crocchianti, Osvaldo Crotti, Gavino Dettori, Salvatore Di Pietro, Francesca Dono, Anna Dusca Bassignani, Amalia Ercoli Finzi, Sunshine Faggio, Monica Fantaci, Alessandro Fiorentino, Silvia Giacomini, Aldo Giordanino, Francesca R. Giordano, Sergio González González, Andrea Grassi, Italia Grassi, Chiara Grillo, Tiziana Guzzeloni, Giuseppe Ippolito, Cettina Lascia Cirinnà, Veronica Liga, Manuela Magi, Elena Maneo, Vinia Mantini, Tullio Mariani, Luigi Marini, Salima Martignoni, Francesco Martillotto, Antonella Mascetti, Rita Mazzon, Rosanna Milano Migliarini, Vincenzo Monfregola, Alessandro Moschini, Ada Neri, Francesco Nigri, Maria Nunzia Panico Borrelli, Vania Panizza, Gianluca Papadia, Anna Pezzuti, Susana Alejandra Ramírez, Dario Ramponi, Stefano Reggiani, Liborio Rinaldi, Donatella Ronchi, Nicolina Ros, Massimo Rozzi, Angelo Sacco, Piero Saguatti, Benedetta Sarrica, Anna Scarpetta, Annalisa Soddu, Loretta Stefoni, Annamaria Stroppiana Dalzini, Davide Toffoli, Antonella Troisi, Valter Urbini, Bernal Vargas Villalobos, Roberta Vedovato, Anna Verlezza.

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