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La poesia, di Sandra Carresi,  dal titolo: I Cristalli dell’alba, esalta  tematiche notevolmente universali, con una varietà che spazia, in maniera metodica, così laboriosa, dal sociale ai ricordi importanti d’infanzia. Invero, s’impone all’attenzione del pubblico con una caratteristica assai particolare che la distingue con una poetica dinamica, in qualità di attenta osservatrice di luoghi, borghi, contrade; soffermandosi con carattere assai tenace sugli accadimenti di taluni eventi e orrori nel mondo. Dunque, una poesia in linea con i tempi moderni, con i suoi crudeli malesseri,  come afferma in questa poesia Tempi Feroci: “Feroci questi tempi/di sangue e di sale/di gelosie e vendette./Calici amari le cui bocche si apprestano a bere lacrime che non usciranno mai (…). pag. 16.

Ai nostri giorni, i tempi feroci, sono davvero folli per l’ineluttabile drammaticità,  con avvenimenti che quando si presentano, nella loro nuda crudeltà, ci fanno sentire basiti da tanta incredibile malvagità; esattamente come ci spiega, la poetessa, citando il fenomeno “femminicidio”, in La follia omicida dell’Oggi: “Lascerò leccare le tue ferite/ ai miei cani, se le avrai./ Io, non lo posso fare./Potrò forse, un giorno perdonare,/ma tu, dovrai pagare tutto, fino in fondo./Lo devi al Mondo.” pag. 30.

La poesia, di Sandra, sostanzialmente, risulta efficace e intensa nei particolari così minuziosi  anche quando incalza, con tono sommesso. Invero, versi mordenti, pregni di forte disappunto, sanno scuotere menti e coscienze, come recita scrupolosa la poesia Onestà: “A quell’Italia che muore di vita e di ogni serenità./A quell’Italia onesta e lavoratrice/ che subisce strozzata da tante tasse e burocrazia./ A quell’Italia che va via, non viaggia si ammazza./A quell’Italia umiliata in quel teatro di vita./ (…)”. pag. 21/22. Una lirica, fin troppo generosa, improntata su di una visione reale del nostro paese.

La lettura del libro di Sandra Carresi,  in concreto, risulta abbastanza piacevole, si coglie altresì il senso chiaro così specifico nella diversità di taluni versi, forgiati con una carica di essenza, pregna di energico magnetismo, assai particolare. A mio dire, una ricchezza di pensiero che le appartiene naturale, in fatto di linguaggio, come si può dedurre esplicitamente in: Le miserie di cuore, matrice di una visione personale fin troppo realistica, una bravura che spazia convinta sui temi sociali, in cui sostiene, con grinta: “Le miserie di cuore rendono schiavo l’Uomo/del denaro e del potere/in un secolo gonfio di valori/sbattuti a terra come falsi pudori./ Periodo storico di menti sapienti/creatrici di  numeri pronte  a partorire tasse/ (…)” pag. 80.

Da una minuziosa analisi, si spiega meglio il suo linguaggio aperto e l’uso di una dialettica affinata con sottile arguzia, senza  ricerca evidente della parola per poter esprimere in versi tutto ciò che osserva e che vive con intensa emozione. Ella, riesce a descrivere, con passione e bontà d‘animo gioie, dolori, e altrettanti pezzi di viva memoria che vengono riportati alla luce con una precisa tecnica poetica assai distinta. Tuttavia, nella sua  minuziosa visione, non risparmia versi forti, esprimendo finanche un soffuso orrore per un mondo che non migliora. E’ il caso di citare un’altra lirica, ricca di notevole significato, che  avvalora ogni mia considerazione innanzi espressa, in:  La Passione del Mondo: “E’ nel cuore che la pena aumenta./E’ nella mente che come lama serpeggia./Oggi, è Lei che indietreggia, Lei la passione di sempre/teme il crollo delle genti/che ha mescolato valori in confusioni./ Impoverita e stretta nei cuori di chi/ cura gli interessi personali./ (…)./Passione, motore e crescita di ogni valore. (pag. 75).

E’ in realtà un’accorata poesia che riesce a incarnare, in un inno armonico, così glorioso, talune passioni che un tempo furono, non soltanto l’orgoglio, ma l’emblema degli uomini  audaci, che seppero coltivare eroiche speranze assieme ai loro sogni.

Ma, lo sguardo dell’autrice, costantemente armonioso,  è spesso orientato, con incredibile curiosità, verso suggestivi borghi di città con le sue caratteristiche contrade. Cito volentieri, di buon grado, un’altra bella poesia dal titolo: Il Borgo “Tappeto verde e culla degli ulivi/là, nella campagna Toscana/dove si respira il profumo del mare./Se s’alza il vento, ti porta lontano,/se splende il sole, ti puoi spogliare (…).” pag. 71. Ebbene, la poetessa ama  girare per le strade e i borghi, a curiosare, come ci spiega in questi versi dal titolo: Piazze e Bancarelle “Giro fra bancarelle/sotto il sole cocente/di agosto./Fra cianfrusaglie e chincaglieria,/ognuno mostra la propria mercanzia./Volti accaldati, sudati e sorridenti in quella piazza gremita di genti. (…).” pag. 52.

Senza dubbio, Sandra Carresi, conserva intatta una genuina freschezza di recepire, in maniera visiva, determinati paesaggi rischiarati, al mattino, dal tiepido raggio di sole.  Basti citare Il ventaglio in cui afferma:”(…) Lo vedo dai vetri, specchi su cui riflette il sole./Pini altissimi, li ho di fronte, e come un ventaglio le cui stecche si abbracciano, cos’, anche loro da destra a sinistra, spolverano il cielo (…).” pag.18.

I versi sono plasmati da una segreta scintilla di forte empatia. E, quando leggi, sei presa sull’essenzialità sostanziale dei contenuti, ricchi di suggestiva umanità e profonda sensibilità in altre poesie, pregne di  bellezza interiore  e altrettanta generosità. Pertanto, cito volentieri: Vorrei, E’ quel tempo, Ti racconto di te, Zia Tosca, L’alba e tu, Non avere il coraggio, Mani lunghe e magre.  

Attraverso i versi, i ricordi della poetessa divengono  preziose immagini che sembrano ritornare alla realtà in punta di piedi, come in un’immediata, limpida, visione in Ricordi e sapori lontani: “Ricordi e sapori lontani,/là, in quella piazza a ferro di cavallo/in quel di Barberino di Mugello. Piazza Cavour, tanti alberi, poche macchine, (…)”. pag. 65. Nella raccolta di poesia, di Sandra, si può meglio comprendere il suo costante lavoro poetico, dosato con meticolosa metodicità; pure quando enuncia in versi l’improvviso risveglio di taluni vivi ricordi, in cui ella si apre per raccontarci storie vissute, in: Buon Natale! “Buon Natale a tutti voi che porto nel cuore./A voi tutti che siete da sempre/le mie radici e i miei ricordi. (…)” pag. 76.

Sandra Carresi, nei suoi versi, racconta  o meglio ci racconta, parlando sovente di amore, di passioni vissute che sembrano far capolino attraverso la caparbia nostalgia, stuzzicando compiaciuta la bellezza della sua fantasia. Versi veraci e belli, come ci narra quest’altra poesia, Il regalo in cui afferma:”Ti regalo quel raggio di sole che fa capolino/nel fresco mattino./Non lo lasciare in strada, catturalo e mettilo in tasca./ Lo dovrai liberare la sera, quando ogni luce sarà fredda. (…)”. pag. 58.

I  versi, tuttavia, sanno dare costantemente l’idea della precarietà di un tempo che fugge e l’impossibilità vera di catturare un raggio di sole, per trattenerne l’inspiegabile bellezza di luce che  rapisce e  avvolge l’anima verso uno spazio infinito. Infatti, così ci spiega nella poesia Oceano, in cui afferma: “Mentre le spighe regalano l’oro alla terra/ i tuoi occhi fanno dell’Oceano un mare in tempesta (…)”. pag. 57.

L’Autrice di questo libro, infine, s’impone al pubblico, con una poetica inestimabile ricca di diversità in fatto di contenuti sociali e spirituali. Dunque, versi forti, alquanto incisivi. La sua visione, di acuta osservatrice, viene fuori attraverso determinati versi, anche nella poesia dal titolo: Acqua.  A mio parere, versi fluidi e scorrevoli, ricchi di  omogeneità di pensieri, che esaltano verità inconfutabili; peraltro accompagnati da un senso di sottile preoccupazione, che rimane chiusa in talune liriche come questa, quando afferma con accorata voce: “Piove forte/ a scroscio, si ferma, riprende./ E’ caldo e umido questo Novembre/strano e modificato./ Scruto l’Arno. Ha aspetto sinistro/ in queste giornate Tropicali, sembra un bosco disteso, addormentato forse … abbandonato./Respiro forte, rumore e odore nauseante, di macchine, poi …, terra bagnata e violata/in questo letto di fango che scivola via/verso chissà quale disastro in questo Mondo complicato”. (pag. 68/69).

In sintesi, non sbaglierei, dicendo che la sua visione del mondo sembra essere il  punto cardine, vero, attorno al quale incentra una poetica assai profonda e significativa, altresì incisiva. Versi temprati da un pensiero energico, costantemente levigato come goccia di pioggia insistente che cade sulla dura roccia. Dunque, versi impegnati che si riconoscono, sin da subito, per passione, dedizione e forte amore.

Sandra Carresi, ha finalmente raggiunto la giusta maturità espressiva in questa pregiata silloge poetica: I cristalli dell’alba, che ho più volte letto con rigoroso riguardo e delizia, rimanendo affascinata dai suoi piacevoli versi  e dal modo di come dice le cose che vede. Ella  riesce a esprimere concetti con una gentilezza d’animo che sembra correre sul filo dell’armonia universale; talora in maniera spedita, ma spesso in punta di piedi, regalando al lettore, che desidera davvero conoscerla, momenti intensi di piena espressività. E’ una voce poetica assai audace che spazia in un mondo reale e riesce ad imporsi con istintiva naturalezza alla preziosa attenzione di taluni noti  critici, nonchè del pubblico, sempre più numeroso, appassionato di bella, vera, poesia.

Novara, lì 21.06.2014

Anna Scarpetta

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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Leggendo quest’ultima opera poetica di Sandra CarresiI cristalli dell’alba (TraccePerLaMeta Edizioni, 2014), si ha la percezione di una semplicità cristallina, a cui già prelude intenzionalmente e allusivamente il titolo, che si accompagna a una non comune complessità.

Nella raccolta, che consta di una cinquantina di componimenti, si mescolano sapientemente toni elegiaci, in cui l’autrice rievoca scene quotidiane di piazze dove un tempo si poteva conversare amabilmente e paesaggi che fanno da sfondo all’amore insieme passionale e colmo di commossa tenerezza, ai registri linguistici più forti dello sdegno contro le umane ingiustizie, contro i piccoli e grandi soprusi di ogni giorno, e soprattutto contro la violenza gratuita e assurda che si accanisce contro le vittime innocenti, e in quanto tale non è accettabile né in alcun modo ignorabile.

Così la poetessa raccoglie ed esprime il grido della giovane donna massacrata da chi un giorno giurava di amarla, la rabbia di chi si sente derubato nei propri diritti da chi sarebbe invece preposto a tutelarli, come i “cacciatori di poltrone” che con la sua garbata ma potente ironia stigmatizza.

Le pagine scorrono veloci, è un testo semplice, ma solo in apparenza; perché all’occhio del lettore esperto non sfugge la bellezza delle rime studiate in maniera giocosa, ma raffinata; o l’accorgimento, che ricorre puntualmente, così da configurarsi come un vero e proprio stilema della raccolta di liriche, della punteggiatura disposta in modo da creare l’effetto di pause del discorso parlato.

Ed è nella capacità di parlare a se stessa così come a chi non c’è più, a chi avrebbe molto da dire e a chi ha taciuto troppo, che si rivela la preziosità nascosta dietro il velame dell’eloquio fatto di parole quotidiane e comuni, ma ben lontane dalla banalità.

L’autrice ha il dono di quella che in psicoanalisi si potrebbe definire “personalità strutturata”: sul piano letterario e umano, questo significa la capacità di abbracciare ed esprimere i molteplici livelli dell’esistenza: l’amore adulto, che si dona e che sa gustare fino in fondo le gioie della vita; la consapevolezza della fugacità del tempo e delle terrene illusioni; la dolcezza dei ricordi di famiglia; il rispetto e lo stupore, per le bellezze della natura e del proprio ambiente; l’emozione per i piccoli gesti, per i colori, i sapori, e al tempo stesso, la capacità di manifestare, sempre, la solidarietà con chi è stato schiacciato dalla crudeltà insensata dell’uomo, e la dolorosa coscienza che ci sono limiti oltre i quali si entra nella tragedia, di fronte alla quale non è possibile, sul piano umano, un perdono.

Il riferimento agli orrori del nazismo rappresenta il culmine dell’arte dell’autrice, poetessa e donna di specchiata onestà intellettuale e dai valori cristiani profondi, radicati, vissuti; valori che non vengono meno di fronte al crimine per antonomasia contro l’umanità, ma che divengono condanna, per sempre, del male assoluto e di chi lo commise, che non potrà e non dovrà trovare mai, in alcun modo, giustificazione od oblio.

Lo stesso vale, sul piano umile della quotidianità, per le piccole e grandi violenze di comune criminalità, certamente infinitamente meno grave, e incommensurabile, rispetto alle tragedie della storia, ma non per questo accettabile supinamente, nel nome di un ipocrita buonismo.

Tutti coloro che violano la dignità di una persona, a qualunque livello, sono per la poetessa, da  esecrare, nella negatività dei loro gesti, come chi profana la nostra casa, la nostra intimità, o il nostro legittimo diritto a essere tutelati e non oppressi.

Non è facile manifestare la rabbia di fronte alle ingiustizie, e Sandra Carresi riesce a farlo con grazia, con l’eleganza di chi non esprime rancore, ma semplicemente, non si rassegna.

E’ una raccolta che vibra di vita, dolce come le luci dell’alba e profonda come la notte che fa da cornice all’amore; che sa parlare dell’universo e al tempo stesso è radicata nei momenti conviviali e di amichevole intimità.

Ed è soprattutto un inno, un inno alla vita, nella molteplicità delle sue sfumature, tratteggiate con uno sguardo sereno, attento, partecipe, profondamente sincero, consapevole del dolore e della fragilità della condizione dell’uomo, e insieme colmo di tenerezza e di bene.

ILARIA CELESTINI

Brescia, 15.04.2014

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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126_i_cristalli_dell_alba_900La poetessa e scrittrice Sandra Carresi ritorna ai lettori con la nuova silloge I cristalli dell’alba, del marzo 2014 per la Collana Indaco-Poesia di TraccePerLaMeta Edizioni. Il titolo della silloge poetica è già di per sé un inno alla luce e alla purezza. Il cristallo è un minerale naturale e trasparente, simbolo di purificazione, da esso s’irradiano fasci di energia luminosa; l’alba è il simbolo del nuovo giorno e del risveglio interiore, le ombre della notte si diradano e riappare quel momento affascinante e magico in cui avanza il chiarore che illumina il nostro animo e la nostra volontà.

La poetica di Sandra Carresi tocca nel vivo temi importanti quale la vita, l’amore e il dolore. I suoi versi percorrono stati d’animo reali che appartengono a tutti. Immagini semplici ma di forte impatto emotivo esprimono il progressivo indebolirsi di certezze del mondo potente e debole a un tempo; con grande equilibrio la poetessa affronta dolorose note attuali, prima fra tutte lo sgretolamento di valoridel mondo contemporaneo “[…] in un secolo gonfio di valori/sbattuti in terra come falsi pudori[.]” e misura una distanza tra un passato e un presente mentre nel suo cuore il tempo non muta   “Provocante e raffinato/questo rincorrere/del tempo/che alla fine poi [,] /rimane intrecciato nelle/pieghe del mio sorriso [,] /mutando il corpo [,] / ma [,]restando fermo/ in quel gioco sottile/dell’antico temperamento [.]”

Ogni poesia riconduce a un preciso codice etico che permette alla poetessa di approdare su aspetti di disagio, episodi di violenza, condizioni di povertà e necessità di maggiore giustizia; la poetessa delinea il nostro presente con significato connotativo “Feroci questi tempi/di sangue e di sale/di gelosie e vendette” che infettano e contagiano la nostra società, viziando l’aria e la luce del nostro paese.  Immagini inattese rappresentano il mondo interiore, in alcune strofe ritroviamo delicatezza di toni, in altre una pungente nostalgia.Sandra Carresi con la sua poesia supera il soggettivismo e si pone in comunione con la natura che le si apre allo sguardo come un “ventaglio”, unisce il suo cuore al cuore di ognuno. Con particolare espressività di termini sottolinea l’onestà, la dignità e l’umiltà, poiché senza di esse non può esserci la gioia che incanala le nostre energie naturali.

Il suo stile è semplice, ritmico, predilige strofe brevi che creano una trama d’infinite suggestioni ed emozioni, ne risulta un verso che diviene quasi un salmo, una preghiera, un inno alla vita.

Sandra Carresi utilizza una costruzione del verso con una particolare attenzione alla musicalità e al ritmo, una poesia dunque, che chiede di essere ascoltata e non solo letta. Anafore ricorrenti nelle diverse strofe e parole ripetute con lettera maiuscola quali Mondo, Vita e Terra, concedono ritmo incalzante e martellante, quasi a ribadire tra i versi elementi e concetti di richiamo.

In una sinestesia visiva, la poetessa geme con coloro che piangono e allo stesso tempo canta la gioia e la grida. Le sue parole incitano a ritrovare l’amore condiviso, a “[…] conservarne memoria/nella grotta della vita.” per riscoprire “[…] il sapore antico/del passato […]”.

Sandra Carresi con la sua silloge I cristalli dell’alba protende lo sguardo lontano, squarcia il silenzio, oltrepassa il filtro di ogni barriera debilitante, esce dall’ombra e si affida alla luce della rinascita, della speranza certa di ogni nuova alba. I suoi cristalli calmano i sensi, scaldano i nostri cuori e ci stimolano a non sentirci più atomi isolati bensì parte di un grande universo d’amore “La speranza unisce l’anima/ e la fame di cuore/fa di ogni burrasca/cristalli, da disegnare nel tempo”.

I cristalli dell’alba di Sandra Carresi è un testo letterario polisemico che può essere interpretato in più modi, tuttavia, le poesie ivi contenute richiamano moltissimo la poetica dannunziana, laddove una realtà difficile e dolorosa vela la luminosa bellezza di ogni anima.

SUSANNA POLIMANTI

Cupra Marittima 10.04.2014

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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Comunicato stampa

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È uscita da pochi giorni la nuova “fatica” letteraria della poetessa fiorentina Sandra Carresi. La nuova silloge poetica, che porta il titolo evocativo “I cristalli dell’alba” è stata pubblicata da TraccePerLaMeta Edizione, l’attività editoriale dell’omonima casa editrice dove la Carresi figura tra i soci fondatori.
Il nuovo libro si apre con una nota critica firmata dallo scrittore, critico letterario e ordinario di letteratura italiana Nazario Pardini che ne rintraccia la suggestività del verso e si chiude con un apparato critico finale ad opera di Lorenzo Spurio dove si sottolinea, invece, l’impronta sociale di varie liriche dove il lettore conoscerà una poetessa forte nei suoi insegnamenti morali che non manca di osservare con disgusto le iniquità sociali del nostro oggi.

Nazario Pardini nella prefazione scrive: Una silloge, questa nuova di Sandra Carresi, vivace, intensa, di proteiforme valenza, dove ogni emozione trova corpo in versi duttili e generosi, ora brevi, secchi, ora ampi, aperti; disposti e disponibili a seguire l’ondulazione delle intime vicende. Insomma una silloge che racconta la vita, in tutte le sue forme, le più dolci e le più crude: sottrazioni, scottature, illusioni, speranze, delusioni, rammarichi, quietudini; realtà quotidiane, minuziose, occasionali; slanci onirici; un realismo lirico, comunque, di grande impatto umano, dove è facile ritrovarci, dove ognuno di noi, leggendosi, ascolta un brandello della sua storia. E mi piace iniziare la mia esegesi da questi versi incipitarî che fanno da prodromico avvio ad una voce spontanea, libera, pulita, e architettonicamente movimentata; una voce che sa raggiungere apici di non comune fattura ispirativa.

I cristalli dell’alba

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

25.3.2014, 100 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
ISBN 978-88-98643-16-5

TraccePerLaMeta Edizioni

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museo_appenzellerL’Appenzeller Museum è nato nel 2009 come museo etnografico di famiglia.
Rapidamente si è espanso nello spazio e nella tipologia delgi oggetti raccolti, anche grazie a numerose importanti donazioni.
Oggi copre, nelle sue varie sezioni, un’area di 300 mq con decine di migliaia di “pezzi”, che coprono i più svariati interesse, ed è ubicato nelle prestigiose ex scuderie del conte Puricelli a Lomnago.
E’ stato ideato e viene gestito dall’ingegner Liborio Rinaldi.
Il museo è oggetto di numerose visite da parte di privati, associazioni, scuole; su di esso sono stati fatti servizi da parte di La6, Rete 55 e recentemente da Varese News.
Nell’ampia corte si sono tenute rappresentazioni teatrali e si è svolto un raduno di Ferrari e auto d’epoca.

La Voce del Museo vuole essere un metodo veloce per raggiungere tutti contrabbbandieri di cultura. Viene inviato mensilmente per e-mail.
Sul sito www.museoappenzeller.it viene creato un archivio storico con la possibilità di scaricare i singoli numeri.

Marzo 2014, anno II, numero 3

La Poesia del mese: PARETI di Sandra Carresi (pag.6)

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Presentazione libro:
“BATTITI D’ALI NEL MONDO DELLE FAVOLE”
di Sandra Carresi e Michele Desiderato
TraccePerLaMeta Edizioni

venerdì 20 settembre 2013

presso la BIBLIOTECA PIETRO THOUAR
VIA MAZZETTA 10, FIRENZE

RELATRICE:
Annamaria Dulcinea Pecoraro – poetessa, scrittrice

INTERVENTI DI:
Lorenzo Spurio – scrittore, critico letterario, direttore Euterpe Rivista Di Letteratura
Massimo Acciai – poeta, scrittore, direttore Rivista Segreti Di Pulcinella

Battiti d'ali nel mondo delle favole

Battiti d’ali nel mondo delle favole
Collana Smeraldo – Libri per ragazzi
Sandra Carresi, Michele Desiderato
2012, 146 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
Illustrazioni di Michela Del Degan
ISBN 978-88-907190-1-1
TraccePerLaMeta Edizioni

Scheda libro e acquisto online:

www.tracceperlameta.org/tplm_edizioni/negozio/battiti-dali-nel-mondo-delle-favole/

Video:

www.tracceperlameta.org/video-presentazione-libro-battiti-dali-nel-mondo-delle-favole-sandra-carresi-michele-desiderato

Presentazione libro:
“BATTITI D’ALI NEL MONDO DELLE FAVOLE”
di Sandra Carresi e Michele Desiderato
TraccePerLaMeta Edizioni

venerdì 20 settembre 2013

presso la BIBLIOTECA PIETRO THOUAR
VIA MAZZETTA 10, FIRENZE

RELATRICE:
Annamaria Dulcinea Pecoraro – poetessa, scrittrice

INTERVENTI DI:
Lorenzo Spurio – scrittore, critico letterario, direttore Euterpe Rivista Di Letteratura
Massimo Acciai – poeta, scrittore, direttore Rivista Segreti Di Pulcinella

Battiti d'ali nel mondo delle favole

Battiti d’ali nel mondo delle favole
Collana Smeraldo – Libri per ragazzi
Sandra Carresi, Michele Desiderato
2012, 146 p., brossura
Curatore Spurio Lorenzo
Illustrazioni di Michela Del Degan
ISBN 978-88-907190-1-1
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Intervista cura di Vincenzo Calò

sandra_carresi“La correttezza sarebbe la normalità”. Sandra Carresi
Sandra Carresi è nata a Firenze nel 1952.

E’ madre e moglie.

Ha lavorato per quarant’anni occupandosi di contabilità e dal 2011 è in pensione.

Il suo primo elaborato, “Mi voglio raccontare”, è del 1999.

Da circa quattro anni pubblica ogni due settimane sul sito www.raccontioltre.it racconti brevi e poesie.

Nel 2009 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it una raccolta di racconti brevi dal titolo “Non mi abbraccio, mi strizzo…”, così anche la prima silloge di poesie ha preso corpo e anima, sempre su questo sito con il titolo “Una donna in autunno” , opera pubblicata nel 2010.

Nel 2011 è la volta della seconda, pubblicata su LULU.com, dal titolo “Dalla vetrata incantata”.

Segue l’anno successivo la terza, grazie alla libreria Editrice Urso/Avola (SR), dal titolo “L’ombra dell’Anima”.

Nel mese di febbraio è uscito il libro “Ritorno ad Ancona e altre storie”, un nuovo lavoro a quattro mani con l’autore Lorenzo Spurio, risultato fra i quattro finalisti del premio europeo “Massa, città fiabesca di Mare e di Marmo”.

Nel 2008 ha pubblicato su www.ilmiolibro.it un tascabile di otto racconti per ragazzi di quarta e quinta elementare, dal titolo “Battiti d’Ali nel mondo delle Favole”, in collaborazione con l’autore barese Michele Desiderato, opera che poi, mantenendo sempre lo stesso titolo, si è arricchita di ben 14 storie ed è uscita nell’ottobre del 2012 nella sua nuova veste con illustrazioni in bianco e nero e copertina rappresentativa a colori, grazie alla TraccePerLaMeta Edizioni.“Le Ali del Pensiero” (Edizioni 2012-2013 Libreria Editrice Urso/Avola –SR-) è la quarta silloge di poesie, che nel mese di luglio ha conseguito il primo posto al concorso Creatività Letteraria 2013/Opera Uno.

Sandra Carresi si ritiene sempre lei, dietro una lacrima o un sorriso c’è il suo vissuto.

Benvenuta a Roma Capitale Magazine, Sandra. Dì un po’, c’è un tema cruciale che la letteratura moderna è riuscita a centrare e non solo a decorarlo?

Il tema cruciale, a mio avviso, è da sempre lo stesso: l’Amore. In tutte le sue forme, dall’adolescenza alla passione, dall’amore familiare a quello fraterno, e in questo periodo storico anche incentrandosi sull’amore omicida, col possesso del proprio partner, soprattutto dalla parte maschile, e i ricatti verso i figli per la non sopportazione a essere lasciati. No, non c’è niente da decorare, c’è solo da capire e prevenire questo processo che si allarga a macchia d’olio. C’è solo da condannare con leggi più severe, là, ovviamente, dove non è più possibile il colloquio e il ragionamento a tornare, in qualche modo, “sani”. Il fenomeno del possesso non è solo di questo periodo storico, ma attualmente sta diventando una cronaca di quasi tutti i giorni.

I soggetti delle tue opere li prendi d’assalto realmente? Come rilevi dati e informazioni?

Io amo molto di più la poesia che la narrativa, ma in “Ritorno ad Ancona e altre storie”, a esempio, devo dire che il terzo racconto “Un cammino difficile” tratta di una vicenda vera, ovviamente amalgamata molto con la fantasia, ma vera. Il primo racconto invece è tutta fantasia anche se il paesaggio toscano è frutto della mia conoscenza, essendo fiorentina. Mentre il secondo racconto prende spunto dal titolo, coi luoghi che sono frutto di una mia vacanza a Ischia… fantastici! Con la poesia invece, che per me è terapia, motivo il mio sentire, il mio urlo, la mia pace, la mia osservazione. I dati e le informazioni li rilevo attualmente, esclusivamente, col PC, una volta attraverso i giornali cartacei.

Cos’è che non perdoni? L’esibizione politica delle cose, a esempio, ti deprime?

Il perdono è cristiano, io sono credente e quindi dovrei perdonare, ma di natura sono molto tollerante, quindi, diciamo che in genere perdono sempre, ma non perdonerei il tradimento in nessuna delle sue forme, compresa l’amicizia. Sono di natura fedele a ogni mia passione o credo e mi aspetto altrettanto. Recentemente mi hanno fatto visita i ladri, questo è un fatto che non sono riuscita a perdonare e ho nutrito sentimenti poco cristiani, visto che mi hanno fatto un grosso danno materiale e sentimentale. L’esibizione politica mi deprime parecchio. Questo è un periodo storico deprimente. Io ho lavorato per 35 anni all’Arci di Firenze masticando politica di sinistra dal 1970, oggi come ieri so benissimo quali sono i miei principi e cioè quelli socialisti, ma, in giro, non vedo nessuno degno di questo nome. Sono preoccupata non per me che ho già scollinato, bensì per i giovani, e comprendo in loro questo allontanamento dalla politica.

Un autore che fa il manager di sé: consiste in ciò l’editoria del domani? Il critico letterario difetta nella capacità di comprendere cosa può avvenire un domani?

Effettivamente in campo editoriale pare che ci sia nessuno, d’importante intendo, che abbia voglia di mettersi in gioco a gratis. Ti dicono che il lavoro piace, ma devi pagare… brutta cosa. Io ho risolto creando un’associazione, TraccePerLaMeta, che è pure una casa editrice a prezzi imbattibili. Abbiamo già pubblicato diversi libri, stiamo sulla buona strada, aspetto il volo. Sia il critico letterario che qualsiasi altra persona può solo immaginare cosa può avvenire domani, e non lo definirei, questo, un difetto. Sono in pochi quelli che hanno l’occhio lungo, ma non è una colpa, a mio avviso.

Il lettore comune non può proprio fare a meno dei social network?

Il lettore comune credo che in qualche modo non dia mai l’arrivederci a ciò che legge. Anche al più distratto rimane sempre in testa quel particolare che lo ha colpito.

Che vuol dire normalizzare? Ma che significa volere un mondo di pace?

La normalità non esiste. E’ solo quella che ci aspettiamo ogni giorno dal quotidiano. La correttezza sarebbe la normalità. Volere un mondo di pace vuol dire desiderare un mondo senza guerre, senza ruberie di ogni genere. Credo che sia molto difficile, perché, per averlo, le ricchezze andrebbero divise, andrebbe fatta un’operazione che non piace perché è quella più difficile.

E’ possibile rispondere sempre alla propria importanza? Fai sempre i conti coi tuoi piaceri?

Io non sono importante, o meglio, lo sono solo per la mia famiglia… è quello che conta. E poi sì, certo che faccio i conti con i miei piaceri, essendo abituata a quadrarli, avendo fatto la contabile di professione…! Sono una persona semplice. Sono stata più volte dall’altra parte del mondo, ma non baratterei niente di tutto questo, viaggi compresi, con le mie passeggiatenei boschi della Consuma o di Vallombrosa assieme a mio marito e il mio cane.

Il riconoscimento letterario che non osi dimenticare…?

Il riconoscimento letterario a cui sono più affezionata è il primo premio al concorso organizzato dal Comune di Signa, “Arno fiume di pensiero”:una settimana in Egitto, bellissima! Ma non posso fare a meno di menzionare il sito www.raccontioltre.it , perché tutta la mia “attività creativa” è partita da lì e ancora oggi è lì che i miei lavori hanno luce.

Grazie per esserti concessa a questa intervista, Sandra, di cuore.
Ricordo a tutti i lettori gli indirizzi online per approfondire meglio la tua conoscenza: info@sandracarresi.itwww.sandracarresi.itwww.sandracarresi.blogspot.com

Categoria: Arte e Cultura
Pubblicato su Roma Capitale Magazine mercoledì, 11 Settembre 2013 13:45

Battiti d'ali nel mondo delle favole

L’anno scorso assieme a Sandra Carresi, scrittrice fiorentina, ho scritto e pubblicato un libro di racconti dal titolo “Ritorno ad Ancona e altre storie” (Lettere Animate, 2012) che abbiamo felicemente presentato a Firenze ed ha ottenuto varie recensioni positive. In molte di esse si sottolineava come due autori distanti per provenienza geografica ed età avessero dato vita a un libro la cui scrittura era fluida e senza zone di confine che dicessero al lettore dove terminasse la scrittura di un autore e iniziasse quella dell’altro. Devo confessare che è stata un’esperienza di scrittura molto positiva e interessante che ha dimostrato una certa affinità letteraria con Sandra, persona che si caratterizza per la una grande disponibilità e collaborazione con gli altri. Non è un caso che prima di quel libro scritto con me avesse pubblicato con ilmiolibro “Battito d’ali nel mondo delle favole”, scritto assieme a Michele Desiderato. Quel libro, rivisto, ampliato e dotato di illustrazioni opera di Michela Del Degan, è stato pubblicato da TraccePerLaMeta Edizioni con lo stesso titolo. Il procedimento di collaborazione che ha interessato Sandra e Michele, però, è stato differente dal nostro operato con “Ritorno ad Ancona” in quanto Desiderato ha principalmente ricoperto la vena ispiratrice delle storie narrate che poi Sandra, grazie alla sua abile penna, ha trasposto e “fatto nascere” sulla carta.
Il libro in questione è una raccolta di racconti piuttosto brevi che utilizzano un linguaggio semplice e pulito, facilmente accessibile a tutti e proprio per questo essi possono essere visti anche come delle favole, ossia dei testi che, pur basandosi molto sul fantastico, hanno però un fine pratico, cioè quello volto a trasmettere un certo tipo di insegnamento.
Come viene tratteggiato egregiamente nella nota di prefazione al testo nella quale si richiama il padre della favola moderna, Propp, che con i suoi saggi contribuì a dare uno studio sistematico sul genere, questo libro può essere iscritto senza difficoltà all’interno di questo genere. Alcuni dei racconti che compongono la raccolta presentano vari elementi caratteristici del genere; solo per citarne alcuni l’importanza del mondo naturale con il quale i personaggi colloquiano conoscendo ad esempio il linguaggio degli uccelli; il fatto che i personaggi siano degli animali in grado di intendere, ragionare e parlare; l’intenzione morale che spesso si contraddistingue con la chiusa del racconto e i ribaltamenti di fortuna, episodi che improvvisi e non ipotizzati, cambiano di fatto le pieghe della storia completamente “ribaltandola” (ciò può avvenire sia in bene come avviene ad esempio in “La magia della polvere d’oro”, che in negativo). La favola in parole minime è una narrazione in cui c’è sempre qualcosa di “magico” da intendere con questa parola un sinonimo di “sorprendente”, perché lontano dalla nostra realtà come gli autori scrivono in maniera chiara in quello che sembrerebbe essere un paradosso, ma che non lo è: “La verità non era credibile”(p. 104). Ma se è vero che esse sono delle favole, va anche detto che non sono delle favole nel vero senso della parola, poiché gli autori con questo esperimento letterario hanno voluto espressamente dare al lettore qualcosa di più. La peculiarità dei racconti è che ci si trova in un mondo geografico che, pur descritto nella sua toponomastica, è irreale, difficile o addirittura impossibile cercarlo su un atlante, tanto da richiamare spazi reconditi, manifestazioni dell’immaginifico, ma nei plot che vengono raccontati, o ancor meglio bisognerebbe dire “dipinti”, si insinuano anche le problematiche sociali che sono dell’uomo d’oggi: si veda ad esempio il problema dell’inquinamento visto e dibattuto da due lattine che campeggiano anche sull’immagine di copertina o il riferimento ai centri commerciali che viene fatto nel racconto iniziale “Una fermata utile a Middleton”. Si osservi che questi richiami al mondo contemporaneo sono connotati sempre negativamente quale espressione di massificazione, industrializzazione e caos, configurandosi come anti-eden degli spazi bucolici in cui, invece, si dipanano normalmente le varie storie.
Più generalmente l’attenzione è volta a rappresentare le vicende di una data realtà geografica solitamente molto ridotta (l’isola, il paesello) dove, per quanto avvengano cose abbastanza improbabili nella nostra realtà, tutto sembra diventare magicamente vero.
Centrali i temi dell’educazione (con l’immagine della scuola e dei libri), della formazione, della crescita, della volontà di sviluppare le proprie capacità intellettive e pratiche e nell’importanza di una condivisione delle proprie abilità e un fascino verso il diverso (“Io penso che in un’atmosfera diversa, bambini con culture diverse, si sono incontrati e si sono regalati qualcosa che veniva dal cuore”, p. 33).
Le perle di saggezza che fluiscono dalle pagine di questo libro sono molte e fruibili a tutti con semplicità, basterà avere una certa predisposizione a saper ascoltare ciò che gli autori vogliono dirci: “tutti si erano arricchiti di un oro che non era pirite e avrebbe continuato a brillare per la vita” (p. 22).
Se ancora oggi, la società post-postmoderna dominata dal disagio, dalla frenesia, dalla spersonalizzante logica “commerciale” delle nostre esistenze, fosse ancora improntata nelle primissime fasi della crescita a un certo tipo di insegnamento, che non è niente di retrogrado né acronistico, allora sì, forse si potrebbe avere un mondo migliore dove emarginazione, violenza e xenofobia sarebbero messi a tappeto.

Lorenzo Spurio
(scrittore, critico letterario)
Jesi, 29 agosto 2013

 

Battiti d’ali nel mondo delle favole
di Sandra Carresi e Michele Desiderato
TraccePerLaMeta Edizioni, 2012
Pagine: 141
ISBN: 9788890719011
Costo: 10 €

Link per l’acquisto online

BIBLIOTECA PIETRO THOUAR
FIRENZE, venerdì 20 settembre 2013, ore 17:50

La scrittrice fiorentina SANDRA CARRESI
presenterà il suo nuovo libro
“BATTITI D’ALI NEL MONDO DELLE FAVOLE”
edito da TraccePerLaMeta

venerdì 20 settembre 2013
alle ore 17:50

presso la BIBLIOTECA PIETRO THOUAR
VIA MAZZETTA 10, FIRENZE

RELATRICE: Annamaria Dulcinea Pecoraro – poetessa, scrittrice

INTERVERRANNO:
Marzia Carocci – poetessa, scrittrice-recensionista
Anna Maria Folchini Stabile – poetessa, scrittrice, presidente Ass. TraccePer LaMeta
Lorenzo Spurio – scrittore, critico letterario, direttore Euterpe Rivista Di Letteratura

Sarà presente l’autrice.

La S.V. è invitata a partecipare.

Info: info@sandracarresi.it

Acquista il libro online:

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