“Divoratori” di Rossana Atzori
Recensione di Sandra Carresi

Una poetica che mi ha affascinata molto, nello stesso modo che può affascinare il quadro di un dipinto che ti attrae ma che non riesci bene a mettere a fuoco. Lo guardi, lo osservi, esci e torni indietro perché ancora non ne sei sazia.

Per me che vivo in pieno Autunno e che a giorni intravedo l’Inverno senza assaporarne il suo fascino, ho piena memoria della Primavera pazzerella ed è forse proprio in questa luce che Il libro – Divoratori – prende forma nella sua anima e nella sua corsa quotidiana.

Divoratori del pensiero, del passato, degli oggetti che hanno anima, colori, ricordi e anche odori.

Correre per cercare di vivere il più possibile una vita che certamente sappiamo non essere eterna, eppure sapersi soffermare sulla bellezza della natura, sulla terra, sugli affetti solo in un certo senso non presenti, ma fissi dentro di noi, pronti anche al dialogo o ad un monologo, certi che dall’attesa, scaturisca speranza.

Divorare la vita, forse per distrarre la morte, anche con la musica nel cuore, lasciando qualcosa di se stessi e non solo, anche di risvegliarsi in altre vite e ricordare…

Sandra Carresi
Firenze, 25 febbraio 2016

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Divoratori

Collana Indaco – Poesia
Rossana Atzori

10.2.2016, 60 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Direttore Collana: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-59-2

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“Sono solo ricordi… ma li amo” di Andrea Berti
Recensione di Sandra Carresi

Raccolgo e apprezzo in queste poesie di Andrea Berti, Poeta che conosco personalmente, la sensibilità maschile non sempre scontata e queste memorie che danno sapore alla sua vita e riflessione, penso, a tutti coloro che avranno il piacere di leggerlo.

Ricordo e sogno sono per il Poeta affiancatori fedeli che accompagnano la sua vita quotidiana facendogli riassaporare calore e amore per le donne della sua vita: la madre a cui è legata tutta la vita di bimbo, ragazzo, uomo; personaggio a lui essenziale, come ad ognuno d’altra parte, ma forse in condizione troppo serrata, quasi di non rassegnazione e la moglie, strappata alla vita, all’amore, alle sue carezze, prematuramente. 

In certe letture ho la sensazione di una versione un po’ buia del nostro Berti, ma, in altre, comprendo che la Poesia è la nuova compagna da tempo e la confidenza è tale da rendere protagonista la tristezza che avvolge il giorno dopo che la notte ha dissolto il sogno.

Ma esiste anche quel Poeta colorato ed elegante nella sua persona, caratteristica questa, che lo contraddistingue sempre, l’uomo con la grande passione per la squadra del cuore, che è poi anche la mia, la “nostra” – Fiorentina – e l’orgoglio immenso di appartenere alla città dell’Arte, Firenze.

In quel giardino che ognuno porta nel cuore, il vissuto, a volte fa un po’ male e la Poesia è un Ponte flessibile per ritrovare, riassaporare, sorrisi, carezze, presenze vive, e le lacrime…, acqua salata per dirti, che ancora c’è Vita.

Sandra Carresi
Firenze, 21 febbraio 2016

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Sono solo ricordi… ma li amo

Collana Indaco – Poesia
Andrea Berti

18.1.2016, 70 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
ISBN 978-88-98643-55-4

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La mattanza delle “Grandi guerre” nei racconti delle donne di Orune

LucianoPiras-Sardegna-altri-tempidi Luciano Piras wORUNE «Sa gherra in bidda aiat semenadu luttos e misseria e a pacu ini serbidos su canticu sichidu de Su Perdonu, sor Rojaros nados in comunella in sor bichinados e sor bator mudor se sar mamas e de sar muzerer de sos sordados… ». La guerra in paese aveva seminato lutti e miseria e a poco erano serviti il canto continuo di Su Perdonu, i Rosari detti in comune nei vicinati e i voti silenziosi delle madri e delle mogli dei soldati… Parole tanto forti quanto poetiche, soprattutto nella versione originale in orunessu, queste di Mariuccia Gattu Soddu, insegnante in pensione, orunese classe 1936, a Nuoro da una vita. Dopo il preziosissimo esordio letterario di due anni fa con “Ricordi di Sardegna. Orune nel cuore e della storia”, mastra Mariuccia stavolta esce con un altro impagabile volume, “Sardegna d’altri tempi… al femminile”, appena pubblicato (anche questo come il primo) dalle edizioni TraccePerLaMeta di Sesto Calende (Varese). “Matriarcato e scioglimento di un matrimonio ad Orune nella prima metà del ‘900”, spiega il sottotitolo. Storie e ricordi di una donna che dà voce ad altre donne, donne del suo paese, donne del suo parentado e non. Una straordinaria saga di famiglia. Anche stavolta, infatti, protagonista del libro è una donna, zia di Mariuccia Gattu Soddu, Antoniedda, primogenita di cinque figli di un matrimonio “incompiuto”. È attraverso lei che rivivono le memorie individuali come pure la storia collettiva di un paese, Orune, lontano lontanissimo dal fronte della grande guerra e del secondo conflitto mondiale, lontano lontanissimo dall’insensata e orribile mattanza tra i fili spinati del Nord. Una, due guerre che hanno stravolto la vita di tutti i giorni anche nella periferia sarda. Basta leggere questa testimonianza su Orune: «Er meda leza sa gana, miscamente cussa pizzinnìna!». È molto brutta la fame, specialmente quella dei bambini! Quante volte proprio i bambini, che non si sentivano mai sazi, si gettavano su qualunque cosa purché si potesse masticare. «Intantu, mu mentras chi sichiat sa gherra, sichiat e aumentabat senna sa misseria e su malu passare de sar bamillas abbarradas chen’amparu». Intanto, nel frattempo che continuava la guerra, continuava e aumentava anche la miseria e il disagio delle famiglie rimaste senza sostegno… “Sardegna d’altri tempi… al femminile”, insomma, è un viaggio lungo quattro decenni, dalla prima decade del ‘900 alla fine della prima metà dello stesso secolo, passando per due grandi guerre, con il fascismo di mezzo e l’emigrazione seguita al dopoguerra, ma anche attraverso usi e costumi dell’epoca. Chiudono il libro un’appendice fiabesca e alcune nenie funebri, attittos.

http://ricerca.gelocal.it/lanuovasardegna/archivio/lanuovasardegna/2016/01/27/nuoro-la-mattanza-delle-grandi-guerre-nei-racconti-delle-donne-di-orune-22.html

27 gennaio 2016

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Sardegna d’altri tempi… al femminile
Matriarcato e Scioglimento di un matrimonio a Orune nella prima metà del ‘900 – Storie e ricordi in lingua italiana e sarda

Collana Avorio – Saggistica
Mariuccia Gattu Soddu

Prefazione: Annalisa Soddu

19.11.2015, 238 p., brossura
ISBN 978-88-98643-51-6

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“Un cuore in organza” di Sandra Carresi
Recensione di Luciano Domenighini

Come spesso accade nelle più autentiche e accreditate “maison” poetiche, è qualcosa di vago, di indefinibile e di inclassificabile a fare da perno, da centro di gravità alla poesia di Sandra Carresi.

Nel suo caso qualcosa che sta in bilico fra il sognante abbandono e l’ansia di giustizia in un clima intimo, esclusivo, dove gli affetti vengono adunati, custoditi, difesi e quindi consegnati a una dimensione mitica. Fin dagli esordi, d’altro canto, la sua poesia ha sempre avuto come tema portante il valore e il senso dei ricordi, la memoria come retaggio residuale del tempo vissuto e risorsa per il presente; i ricordi come ce li restituisce il tempo trascorso, ogni volta rielaborati, ogni volta mutati, ma sempre, puntualmente, imprescindibili e veri.

Anche nella sua recente silloge, “Un cuore in organza”, la sua è una poetica della memoria intesa a salvare il passato, evocandolo, ricostruendolo e celebrandolo ma anche trasformandolo, attraverso un tono ora elegiaco, ora meditativo, ora profetico, in apologo, in fonte di saggezza.

Il modulo metrico è variabile e parte sempre da un registro colloquiale, confidente, di prosa spezzata in versi salmodianti, quasi casuali, lungo il quale si inseriscono, come d’improvviso, accensioni liriche che hanno la forma e l’enfasi di versi singoli, compiuti, talora splendidi per eloquenza e intensità.

In un esposto poetico evocativo politonale, sempre vigile ed accorato, eloquio intessuto ora di meditazioni raziocinanti ora di subitanei abbandoni allo struggimento emotivo, si incastonano come gemme sintagmi in genere di un verso (o di due, come nello splendido distico settenario-novenario ” della canora culla/ del mio perenne azzurro amore” da “Non batte più”) che, pur ben legati al dettato che li precede (o che li segue) da abili enjambements, hanno una loro autonomia, una loro compiutezza.

Questa “nonchalance” linguistico-stilistica tuttavia prende le distanze sia dall’enfasi di ricercatezze accademiche che da temerarie incursioni nel sensazionalismo sperimentalistico; al contrario ripiega sempre di buon grado nell’occasionalità del linguaggio corrente, nella sua collaudata e consolidata efficacia.

Questa scoperta disinvoltura e libertà formale nel variare il dettato poetico è la cifra distintiva di questa poesia della memoria, elegia semplice e dignitosa, mite e colloquiale, sorgiva e commossa.

Scrigno di ricordi, urna di saggezza.

Luciano Domenighini
(Gennaio 2016)

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Un cuore in organza

Collana Indaco – Poesia
Sandra Carresi

15.11.2015, 74 p., brossura
Curatore: Marzia Carocci
Prefazione: Marzia Carocci
Postfazione: Anna Maria Folchini Stabile
ISBN 978-88-98643-50-9

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“Ma tu, hai mai sentito parlare del latte di gallina?”
di Annamaria Stroppiana Dalzini,
Recensione di Marzia Carocci

Chi sa scrivere favole, ha nella propria natura un’anima ricca di mille riflessi; quelli legati a un’infanzia assorbita, accarezzata e cullata fino a riviverla attraverso la parola fantasiosa dove tutto può avvenire e divenire.

Fin dai tempi remoti, la fiaba è un grande e importante modo di comunicazione dove la metafora e la morale si intersecano dando il via a personaggi, ambienti e situazioni apparentemente impossibili ma che alla luce del giorno, si sovrappongono a messaggi importanti dove alla base vi è il bene che prevale sul male, il bello sul brutto, il buono sul cattivo.

Il piacere di una lettura fantasiosa non è da etichettare come una narrativa per sola infanzia, anzi, l’adulto spesso preso da problemi odierni ricchi solo di affastellamenti, egoismi, falsità e brutture, trova beneficio all’addentrarsi in questo tipo di lettura che in qualche modo diventa balsamo alla freddezza, al materialismo e all’edonismo umano.

Annamaria Stroppiana Dalzini, nel suo “Ma tu hai mai sentito parlare del latte di gallina?” ci porta in un mondo protetto, paesi dai nomi curiosi come Vattelacaccia o Tornaacasasepuoi dove gli abitanti hanno già per nome il proprio carattere, ci saranno così La Maga Che Cura I Bambini, Diletta, La Maga Che Sa Tutto Ma Proprio Tutto, Homobono, Benvoluta, ecc… il tutto sviluppato con estrema fantasia e grande intuizione.

Una lettura che ci apre a sorrisi e a tenerezze dove il ricordo all’infanzia diventa proiezione e dove il desiderio in qualche modo di riviverla ci induce a nostalgie mai dimenticate.

Viene voglia di nonna, di carezze, di camini accesi, odore di biscotti e borotalco e bucce di arance sopra a stufe di un tempo.

In questi nostri tempi ormai non più nostri, in questi nostri anni freddi e bui dove l’uomo mostra sempre più spesso la parte peggiore di sé, leggere righe pulite, sogni su carta, parole di un tempo fermato nel bello, ci rende migliori per un po’ almeno nel tempo dedicato a questa lettura.

Annamaria Stroppiana Dalzini ha saputo portarci in un mondo migliore dove forse non tutti siamo a conoscenza del famoso “latte di gallina” ma se non altro ci è sembrato di gustarlo!

Marzia Carocci


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Ma tu, hai mai sentito parlare del latte di gallina?
Racconto per adulti che si sentono ancora un po’ bambini

Collana Oltremare – Narrativa
Annamaria Stroppiana Dalzini

19.11.2015, 106 p., brossura

Prefazione: Anna Scarpetta
Postfazione: Giusy Tolomeo
Direttore Collana: Ilaria Celestini

ISBN 978-88-98643-53-0

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“Ma tu, hai mai sentito parlare del latte di gallina?”
di Annamaria Stroppiana Dalzini,
Recensione di Sandra Carresi

Io, sì, ho sempre sentito parlare del latte di gallina….

Un libro che sa di cose buone questo di Annamaria, per bambini e adulti, perché le cose buone aiutano a crescere e ad alimentare di aria sana chi è cresciuto da tempo. Può sembrare che la soluzione ad ogni possibile problema si possa trovare solo nelle favole, ma non è così, si può imparare molto, anche a sdrammatizzare i problemi, a trovare soluzioni che non sono esattamente magia ma, buonsenso, tenacia, voglia di fare e migliorarsi, arricchirsi di nuovi amici, trovare qualcuno disposto ad amarci per tutta la vita, vivere di piccole cose, mettendo a disposizione di tutti la nostra intelligenza unendo forza e inventiva.

Complimenti all’autrice per la sua fantasia, patrimonio d’intesa e di recitazione regalando personaggi sulla carta che insegnano regole di vita che fanno crescere nel diletto e nell’intuizione di regalare ancora, in questi tempi, una crescita sana, e perché no…, proprio con il latte di gallina.

Sandra Carresi


160_Latte di gallina900

Ma tu, hai mai sentito parlare del latte di gallina?
Racconto per adulti che si sentono ancora un po’ bambini

Collana Oltremare – Narrativa
Annamaria Stroppiana Dalzini

19.11.2015, 106 p., brossura

Prefazione: Anna Scarpetta
Postfazione: Giusy Tolomeo
Direttore Collana: Ilaria Celestini

ISBN 978-88-98643-53-0

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La Gazzetta del Mezzogiorno
22 ottobre 2015
Dalla Terra alla Luna tutto in un racconto

recensione_Gazzetta_del_Mezzogiorno

140_Dalla_Terra_alla_Luna_con_ritorno900

Dalla Terra alla Luna con ritorno
Breve storia di un grande sogno dell’Uomo

Collana Avorio – Saggistica
Giuseppe Palumbo

20.4.2014, 184 p., brossura
Curatore Giuseppe Palumbo
ISBN 978-88-98643-32-5

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UNUCI 5/6 – luglio/settembre 2015
I carri armati poco conosciuti del Regio Esercito di Vincenzo Meleca

UNUCI-recensione_2015-900

144 I carri armati poco conosciuti del Regio Esercito900

I carri armati poco conosciuti del Regio Esercito
Prototipi, piccole serie e carri esteri

Collana Avorio – Saggistica
Vincenzo Meleca

16.5.2015, 224 p., brossura
edizione illustrata
Curatore: Paola Surano
ISBN 978-88-98643-36-3

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Orione n. 282 – novembre 2015

recensione_libro_NuovoOrione

140_Dalla_Terra_alla_Luna_con_ritorno900

Dalla Terra alla Luna con ritorno
Breve storia di un grande sogno dell’Uomo

Collana Avorio – Saggistica
Giuseppe Palumbo

20.4.2014, 184 p., brossura
Curatore Giuseppe Palumbo
ISBN 978-88-98643-32-5

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Breve storia di un grande sogno dell’Uomo

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Dalla Terra alla Luna con ritorno
Breve storia di un grande sogno dell’Uomo

Collana Avorio – Saggistica
Giuseppe Palumbo

20.4.2014, 184 p., brossura
Curatore Giuseppe Palumbo
ISBN 978-88-98643-32-5

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