Giusy Tolomeo
CANTO PER GRETA
Collana Indaco – Poesia
Giusy Tolomeo
Attraversare il deserto del dolore per riuscire a far fiorire una nuova parola per sanare la cesura terribile della morte e tenere viva la memoria di Greta: esce “Canto per Greta” di Giusy Tolomeo. Il canto si trasforma in un inno alla vita e la sua lettura lascia storditi per la consapevolezza del travaglio e della difficoltà dell’autrice di parlare della morte e contemporaneamente esaltare la bellezza della vita
18.7.2023, 66 p., brossura
ISBN 9791280831200
TraccePerLaMeta Edizioni
ABBRACCIAMI (preghiere)Abbracciami Collana Luce – Spirituale Curatore: Ilaria Celestini ISBN 978-88-85566-07-1 TraccePerLaMeta Edizioni |
Una raccolta breve, di grande intensità, ricca di emozioni autentiche che esprimono il cammino di un’anima in ricerca che si protende verso il proprio Creatore, cercando il Padre, origine, destino e senso ultimo di tutte le cose.
Parole che narrano il dolore, la speranza, l’anelito verso una dimensione trascendente che offra sostegno e significato alle umane vicende; versi eleganti che restano nella memoria; Giusy Tolomeo apre il proprio cuore a Cristo, a Dio Padre Onnipotente, allo Spirito Santo e a Maria, Madre delle Madri e con la poesia si fa portavoce delle mille grida indicibili che stanno nascoste nelle viscere del genere umano: nella sua visione, nessuno è maestro, se non l’Unico che si è chinato sulle nostre fragilità e le ha accolte, servite, amate, abbracciate. A ciascuno di noi la libertà di cercarLo. (DALLA PREFAZIONE DI ILARIA CELESTINI) È un viaggio mistico maturato nel tempo, misurato dalle innumerevoli circostanze, vissute nel corso della propria esistenza. Giusy Tolomeo le ha custodite in queste pagine d’avorio e cesellate con preziose elevazioni di spiritualità egregia. Di grande forza mistica è giunta a una meditata considerazione: il dover, prima o poi, espandere la sua inclinazione al mondo spirituale con la preghiera, attingendo da una radiosa dimensione interiore che da sempre le appartiene. “Nuda” dinanzi al mondo mostra a tutti la sapienza delle virtù e la tenacia nelle debolezze. Si crea perciò un’empatia profonda con il lettore, che riconosce nella Poetessa un ruolo di guida e di autentica testimonianza ascetica, abbracciando un inconsapevole compito nel lasciare a noi un chiaro messaggio. (DALLA POSTFAZIONE DI TEOCLEZIANO DEGLI UGONOTTI) |
QUANDO I BAMBINI SOGNANOFilastrocche Collana Cinabro – Visual | Bambini 25.10.2016, 184 p. illustrate, filo refe TraccePerLaMeta Edizioni |
Avanti bambini… entrate… accomodatevi… Ci sono poltrone, comode sedie e, per chi vuole stendersi a terra, tappeti e cuscini morbidissimi!!! Ah, per favore… toglietevi le scarpe. Vengano avanti anche le mamme, i papà, i nonni e i fratelli grandi! C’è posto per tutti… Voglio parlarvi del regalo che vi ha fatto Giusy. Chi è Giusy… chi è Giusy?… Calma! Ora ve la presento: è una dolce signora che ama tutti i bambini del mondo, ama voi, quelli che non conosce e, pensate, anche quelli che vivono dove c’è la guerra. A loro ha già fatto un regalo speciale: “Le stagioni di Atma”. A voi regala: “Quando i bambini sognano”. Su, prendete il regalo, coraggio, non abbiate paura. Toccatelo, annusatelo. Anche se lo sporcate un pochino, non fa niente, basta non esagerare! Ora aprite la porta, oops, volevo dire “la copertina”… entrate in punta di piedi in questo mondo fatato e… iniziate il viaggio. Sentite profumi di fiori? Canti melodiosi di uccelli? Vedete maialini, farfalle, pesciolini, luna e stelle? Siete stanchi, avete sonno? Ci sono le ninne nanne! E poi amici, conchiglie, draghi e stelle marine! Trenini, prosciutti e salami! E quando siete tristi o avete paura, morbide braccia che vi accolgono! Volete volare sulle ali della fantasia? Troverete il modo di farlo… c’è solo l’imbarazzo della scelta! Queste filastrocche accarezzano, cullano, istruiscono, educano, fanno sentire bene. Fortunati quei bambini a cui verranno lette con amore dai grandi: è nutrimento pari al latte materno. Buona avventura!!! (Dalla Prefazione di Annamaria Stroppiana Dalzini) |
LE STAGIONI DI ATMACollana Cinabro – Visual | Cultura e Società 14.9.2015, 116 p., brossura TraccePerLaMeta Edizioni |
Questo DIARIO POETICO di Giusy Tolomeo, nella sua poliedrica profondità, è quanto di più dolce e forte un poeta possa scrivere su un argomento drammatico come la guerra, soprattutto se si tratta di una guerra intrisa del sangue di tanti bambini innocenti. La poetessa inizia il suo canto con un’affermazione: “I bambini di Atma non hanno le scarpe…” per concludere che, una volta sterminati, essi se ne andranno assieme al silenzio della notte con scarpe leggere, scarpe di vento, le stesse che riusciranno a portarli lontano dal dolore: “Se ne vanno nel silenzio della notte come un lieve sussurro inespresso, come pianto infinito di stelle”. E, mentre si legge la devastazione di una terra simile a un paradiso, si susseguono immagini drammatiche che lasciano, però, aperto un varco alla speranza. La morte e la vita sono i temi dominanti di questo libro unico nel suo genere, quasi a voler dimostrare che il Bene vince sempre sul Male, che una carezza vale più di tante ferite subite nel corpo e nell’anima. La poetessa, in un susseguirsi di assonanze cariche di vissuto, si muove tra gli ulivi d’argento, gli stessi della terra che l’hanno vista bambina correre per sentieri profumati di gelsomini e che hanno creato nella sua anima una nicchia dove cercare ristoro. Così nel “Bambino di schiuma” fa parlare una mamma che cullando il suo bambino canta: “Dormi, bambino, il tramonto è lontano/chiudi i begli occhi ora pian piano/Tu non temere il silenzio profondo/a te canterò di un nuovo mondo…”.
Dalla Prefazione di Giorgio Grasso |
DILLO A TE SOLACollana Indaco – Poesia 4.9.2015, 136 p., brossura TraccePerLaMeta Edizioni |
La siciliana Giusy Tolomeo, scrittrice e poetessa: è autrice di due romanzi (Dune, del 1994 e tuttora inedito; Il giovane Siddharta, pubblicato nel 1998 con il gruppo Edicom) e di una raccolta di poesie, Davide e Betsabea (Albatros, 2012); ritorna qui con una seconda silloge, Dillo a te sola, una raccolta di poesie d’amore, dove questo tema viene affrontato per ben centouno titoli e in tutte le più varie sfaccettature, senza mai giungere a una connotazione specificatamente di poesia erotica. In queste liriche l’amato, come ci avverte in dedica la stessa poetessa, viene idealizzato (da cui il titolo dell’intera raccolta) assumendo caratteristiche superumane, quasi divine: “All’Uomo che venne/ In sembianze diverse/ Perché io lo amassi/ Al di fuori del Tempo/ Al di là dello spazio.” Da notare il maiuscolo all’inizio di ogni verso, non solo in questa dedica ma in tutte le poesie della raccolta, come se la poetessa volesse sottolineare l’importanza di ogni singolo verso, come di un mondo a parte, dove ama rifugiarsi. La scrittura in versi, quasi quotidiana e per poco più di un anno, come possiamo notare dalla data in calce ad ogni singola lirica.Dalla Prefazione di Emanuele MarcuccioCentouno liriche che si leggono tutte d’un fiato, come una sola lunghissima, ininterrotta composizione poetica, nella luce, nell’aria di un sentimento vitale, in un amoroso, gioioso flusso di pensiero.Dalla Postfazione di Luciano DomenighiniQuasi un diario poetico che, nel succedersi progressivo dei giorni, esplica il variegante dipanarsi del sentire e del vivere l’amore per un lui, ora tangibile realtà, ora sogno e chimera. I versi talvolta sembrano esprimere l’ancestrale ed adolescente input all’amore che, nel suo primo apparire nell’anima, cerca sinfonica rispondenza per raggiungere la pienezza dell’io. In tale ricerca, la complicità degli elementi della natura che ridono o piangono insieme a lei, spesso in un consustanziale sentire o panica sintesi che innalza il desiderio dell’io a cosmica condivisione. Il linguaggio poetico insieme nitido ed etereo, analogico o comparativo è adeguato alla proposizione verbale dell’ispirazione che trova nel coinvolgimento simbiotico della natura, lo strumento più idoneo all’espressione del possesso o dell’aspirazione all’oggetto del desiderio e nello stesso tempo, ad una sua mitica trasfigurazione. A tale esito, nello scorrere fluente e libero dei versi,concorrono anche le numerose occorrenze di amare/amore e le frequenti anafore, che marcano con il ripetersi a inizio verso delle parole, le coinvolgenti sensazioni ed emozioni della poetessa. Dalla Quarta di Copertina di Francesca Luzzio |