Giuseppina Vinci
L’OMBRELLONE GIALLOCollana Indaco – Poesia 4.4.2014, 74 p., brossura TraccePerLaMeta Edizioni |
Dopo la recente raccolta di saggi brevi dal titolo Riflessi letterari in cui Giuseppina Vinci dà una sua personale interpretazione di alcuni celebri testi poetici (Leopardi, Montale, Keats) e affronta alcune delle tematiche che concernono la narrativa modernista inglese (Woolf, Joyce), l’Autrice ritorna con questa nuova pubblicazione. L’ombrellone giallo è un’opera antologica delle ultime produzioni della scrittrice e, infatti, contiene sia poesie che racconti brevi, tra i quali va citato “La storia di Edom” con l’appendice sul desiderio della donna di avere dei figli e il sequel nel quale, invece, la protagonista, dopo una concentrica riflessione sull’esistenza e sull’importanza della religione, giunge a verità che, con più convinzione, animeranno e detteranno il prosieguo della sua vita nel Mondo. La poesia di Giuseppina Vinci è spesso molto breve, i versi si susseguono veloci e smilzi, come pennellate irruenti sulla tela che, però, al termine del lavoro di pittura, consegnano al lettore un’opera completa e oserei dire anche abbastanza complessa. |
RIFLESSI LETTERARICollana Sabbia – Critica Letteraria 1.8.2013, 68 p., brossura TraccePerLaMeta Edizioni |
Chi ha già letto i precedenti libri di Giuseppina Vinci sa benissimo che la scrittrice ama esprimersi con stili e registri diversi e che per fare questo le sue opere finiscono per apparire al lettore come un mosaico di generi: si va dalla poesia al racconto, dall’articolo al commento di tipo critico di un testo classico. E questo procedimento avviene anche nel libro che il lettore ha nelle mani e nel quale si appresta a tuffarsi: si darà spazio in questo testo ad alcune grandi poesie della letteratura italiana del secondo Novecento e si parlerà di alcune novità di quegli scrittori inglesi che vennero definiti modernisti, ma ci sarà spazio anche per delle liriche celebrative ad altrettanti poeti, soprattutto ai romantici inglesi.
[…] Giuseppina Vinci, docente di materie classiche al Liceo Classico Gorgia di Lentini, dà prova con questo libro di come la letteratura non solo debba essere letta, possibilmente ad alta voce e senza rumori intorno, ma di come essa debba essere interpretata, riletta, vissuta e ri-creata, perché è proprio dall’interazione che si crea tra autore e lettore che si ricavano i variopinti significati e le leggiadre possibilità di indagine dell’uomo nel mondo reale. |